Sono almeno 77 le persone morte a causa del forte terremoto che, nella notte italiana, ha fatto tremare la zona costiera dell’Ecuador. Lo ha reso noto il vicepresidente, Jorge Glas. Secondo il nuovo bilancio, i feriti sono 588. Il sisma, di 7,8 gradi di magnitudo sulla scala Richter, e’ stato registrato intorno alle 19:00 ora locale (intorno alle 02:00 di notte, in Italia): l’epicentro a circa 170km da Quito e ad appena 27 chilometri da Muisne. A 300km di distanza, nella piu’ grande citta’ del Paese, Guayaquil, e’ crollato un ponte. E’ stato dichiarato lo stato d’emergenza in sei delle provincie piu’ colpite.
Il presidente Rafael Correa, che era in Vaticano dove aveva partecipato a un incontro sulle diseguaglianze sociali, sta rientrando in patria e ha ammesso che i danni sono “gravi”. Il terremoto e’ uno tra i puu’ pesanti registrati nella storia del Paese, il piu’ violento dal 1979. I danni sono notevoli vicino l’epicentro, ma anche in zone piu’ lontane, come Guayaquil la citta’ da cui spesso partono i turisti che visitano l’arcipelago della Galapagos. Nella citta’ portuale un ponte e’ caduto. La capitale Quito e’ stata invece relativamente risparmiata, ma alcuni quartieri sono rimasti senza elettricita’.
Nelle strade della capitale, ma anche in citta’ a centinaia di chilometri di distanza dall’epicentro, centinaia di persone sono fuggite in strada. Correa ha chiesto ai 16 milioni di abitanti di non cedere al panico. L’epicentro e’ stato localizzato al largo del Pacifico ad una profondita’ di 20km. La scossa piu’ violenta e’ stata preceduta da una meno forte (5 gradi di magnitudo) e seguita da una serie di repliche, almeno 36 (con magnitudo anche di 6 gradi). Il governo, che ha detto esplicitamente di temere che il bilancio possa salire e avvertito sulla possibilita’ di altre repliche, ha parlato di danni “notevoli” soprattutto nelle zone costiere occidentali vicino all’epicentro e nella grande citta’ portuale di Guayadaguil. “Ci sono villaggi completamente devastati”, ha detto in un’intervista telefonica Gabriel Alcavar, sindaco della citta’ di Pedernales, nella provincia di Manabi, tra l piu’ colpite. “Quel che e’ successo qui a Pedernales e’ catastrofico”. Alvarez ha chiesto maggiore aiuto alle autorita’, soprattutto macchinari per rimuovere macerie e squadre di soccorso: “Non e’ solo una casa ed essere caduta, e’ un’intera citta'”.