Il terremoto sembrerebbe creare disagi e sofferenze. Oltre alle persone che muoiono sotto le macerie si aggiungono le vittime tra i sopravvissuti. Nella prefettura di Kumamoto, sono morte 11 persone per “sindrome da classe economica“. Altro non è che una trombosi venale che provoca un’embolia, che ha come cause la permanenza in spazi troppo stretti, la mancanza di movimento e la scarsa idratazione. Ad essere soggetti a questa patologia sono soprattutto: le persone anziane, ipertese, donne incinte e fumatori. Gli sfollati, invece, non hanno lasciato le loro case o hanno dormito nelle auto o nei rifugi pubblici. A morire sono state due donne a Mashiki, una donna di 77 anni, mentre una donna di 51 anni è morta in auto.
“Persone fuggite dalla distruzione del terremoto sono morte nei luoghi dove erano sfollate, e questo è un vero disastro“, ha riferito il centro emergenze della prefettura di Kumamoto. Probabilmente toccherà agli enti locali valutare siano da considerare come vittime del terremoto.