Un appello all’aiuto e alla collaborazione globale nella lotta contro il cancro. A lanciarlo è il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden, intervenuto oggi alla Terza Conferenza internazionale di medicina rigenerativa in Vaticano. Il discorso di Biden ha toccato sia temi scientifici sia la sua esperienza personale digenitore che ha perso un figlio l’anno scorso proprio a causa di un tumore. “In un certo senso potrei essere la persona meno qualificata per parlare qui oggi”, ha detto il vice di Obama, “ma mi sono trovato dall’altra parte“, cioè da quella di familiare di un malato. La morte del figlio maggiore Beau – riporta il ‘Washington Post’ – ha portato Biden alla decisione di guidare la White House Cancer Moonshot Task Force, che il presidente Obama ha annunciato all’inizio di quest’anno, proponendo lo stanziamento di un ulteriore miliardo di dollari per la ricerca sul cancro quest’anno e nel 2017.
Il vicepresidente Usa ha evidenziato che i ricercatori devono poter condividere maggiormente il loro lavoro e ha auspicato che l’avvento dei supercomputer in grado di elaborare dati a velocità fino a poco tempo inconcepibili possa portarli a nuove scoperte. Biden ha raccontato poi che il presidente Obama aveva esitato a chiamare il progetto ‘Moonshot’ nel timore suonasse troppo ambizioso. Ma lo sforzo ambizioso degli Usa ha già attirato l’interesse di Paesi leader come gli Emirati Arabi Uniti, Israele e Giappone. “Sentono esattamente ciò che percepiamo noi: enormi possibilità“, ha sottolineato. Biden ha infine ricordato i momenti in cui ero fra quelli che si “aggrappano alla speranza” che un nuovo trattamento sperimentale possa salvare un figlio. “Si impara e si diventa esperti quando qualcuno che adori è in pericolo,” ha concluso.