Giovanna d’Arco, nata a Domrémy il 6 gennaio 1412 fu un’eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica e oggi conosciuta anche come la Pulzella d’Orléans. A soli 13 anni riferì di udire voci celestiali spesso accompagnate da un bagliore e da visioni dell’arcangelo Michele, di santa Caterina e di santa Margherita. La prima volta che queste voci le si palesarono, secondo quanto lei stessa raccontò durante il processo per eresia subíto a Rouen nel 1431, Giovanna si trovava nel giardino della casa paterna, in estate ed era mezzogiorno. Sebbene sorpresa ed impaurita da quell’esperienza, Giovanna decise di consacrarsi interamente a Dio facendo voto di castità «per tutto il tempo che a Dio fosse piaciuto».
Grazie alla sua caparbietà e alle sue epiche imprese fu in grado di riunire al proprio Paese parte del territorio caduto in mano agli inglesi, contribuendo così a risollevarne le sorti nel corso della guerra dei cent’anni. Come una sorta di valoroso generale condusse le armate francesi contro quelle inglesi. Catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi che la sottoposero a un processo per eresia, al termine del quale, proprio il 30 maggio 1431, fu condannata al rogo e arsa viva.
Nel 1456 papa Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiarò la nullità di tale processo. Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona di Francia.