Accadde oggi: nel 1975 Junko Tabei fu la prima donna a raggiungere la vetta dell’Everest

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Si chiama Junko Tabei la prima donna che raggiunse la vetta del monte Everest, il 16 maggio 1975. La 35enne giapponese, solo dodici giorni prima, era rimasta vittima di una valanga che aveva distrutto il campo base e l’aveva sepolta facendola restare priva di coscienza. I primati di Junko furono diversi: oltre all’Everest conquistò anche lo Shisha Pangma nel 1981 e fu ancora la prima donna a completare l’ascesa delle Seven Summits nel 1992.

Junko_TabeiLa sua passione per la montagna nacque quando aveva ancora 10 anni. Dopo la laurea in letteratura inglese, fondò un club di alpinismo per sole donne nel 1969. Nel biennio 1969-70 conquistò col marito le vette più alte del Giappone e quelle delle Alpi. Nel 1970 il giornale Yomiyuri Shimbun e la Nihon Television avevano organizzato una spedizione esclusivamente femminile per la conquista dell’Everest, e Junko Tabei fu tra le quindici donne selezionate. Dopo un lungo periodo di formazione (5 anni), le alpiniste raggiunsero Katmandu nei primi mesi del 1975, accompagnate da nove guide Sherpa, e salirono per la via normale per il Colle Sud e la cresta sud-est. All’inizio di maggio, il gruppo era già a un’altitudine di 6.300 metri, quando una valanga ne seppellì il campo, per fortuna senza fare vittime. Junko, dopo essersi rimessa in sesto, decise di porsi alla testa del gruppo. Ed era il 16 maggio 1975, quando Junko fu la prima donna al mondo a toccare la vetta dell’Everest.

 

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