Chi c’era non può dimenticarlo, chi l’ha visto solo tramite immagini televisive, foto e racconti, ha la sensazione di esserci stato. Perché la prigionia e il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, hanno rappresentato una pagine così buia, ma al tempo stesso intensa, della storia italiana, da essere entrati a far parte nel DNA stesso del nostro Stato, portando conseguenze per diversi anni a venire. Erano i tempi in cui la penisola italiana era piegata in due e dilaniata, oltre che dalla Mafia, anche dalle Brigate Rosse.
Ed era proprio il 9 maggio 1978 quando il corpo di Aldo Moro fu ritrovato all’interno di quello stesso bagagliaio in via Caetani, a Roma, vicino a piazza del Gesù, dove di trovava la sede nazionale della Democrazia Cristiana, ma anche a via delle Botteghe Oscure, dove c’era la sede nazionale del Partito Comunista Italiano.