Un piano per le energie rinnovabili per aderire alle decisioni della Cop21 è in arrivo. Questo è quanto presentato dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi che ha riconosciuto l’importanza di limitare di 2 gradi l’aumento della temperatura globale e la promozione della transizione energetica. Per realizzare tali obiettivi, la societa’ ha creato una direzione ad hoc, dal nome ‘Energy solutions’, per sfruttare le aree bonificate ma non riportate a ‘green field‘. In Italia, ha spiegato l’ad, “sui primi 400 ettari prevediamo di arrivare a 220 Mw installati“, aggiungendo che i fondi necessari sono “gia’ a budget”.
“Quest’anno iniziamo con 2 progetti, in Pakistan e in Egitto”, ha osservato il manager, con “150 Mw di capacita’ installata“, quindi “non progetti pilota ma progetti importanti“. Per l’iniziativa “abbiamo creato la direzione Energy solutions per lavorare sui brown field” e per “mettere insieme l’attivita’ esistente e un’attivita’ nuova per una trasformazione che cambia un corpo gia’ esistente, una direzione che lavora per mettere insieme vecchio e nuovo con un mix che sia fatto di gas e rinnovabili“. L’obiettivo, ha proseguito Descalzi, e’ usare “terra che non puo’ essere utilizzata per altro scopo non competendo con la domanda di terra per l’agricoltura, l’edilizia e il residenziale“. In Italia, ha evidenziato Descalzi, “siamo i piu’ grossi bonificatori e la bonifica produce quasi sempre discariche o terreni non agibili, non usufruibili per altre attivita’“. Con le bonifiche, condotte in larga parte da Syndial, “abbiamo terreni in Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata e uno in Liguria, ma sono quasi tutti siti meridionali“.
“Si tratta di terreni per sempre li’ a fare niente e in competizione con niente“, ha spiegato l’ad, ricordando che per le rinnovabili ora siamo di fronte “non solo alla fine degli incentivi ma anche al fatto che un Paese densamente popolato fa fatica a trovare terreno libero“. Con il fotovoltaico “trasformiamo siti morti, li facciamo vivere e installiamo pannelli“. I fondi necessari sono “gia’ a budget“, ha concluso, “ho affrontato il discorso con il board. Dovro’ portare il progetto definitivo ma e’ un inizio importante perche’ potrebbe portare a un grande aumento delle rinnovabili in Italia”.