Le “scintille” della vita sulla Terra potrebbero essere state delle super eruzioni-solari, ossia giganteschi getti di materia scagliati dal Sole verso il nostro pianeta così violenti da penetrare attraverso il campo magnetico bombardando l’atmosfera con particelle che hanno favorito la nascita degli esseri viventi. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Geoscience e basata sull’analisi di stelle giovanissime, come era il Sole 4 miliardi di anni fa. Coordinato da Vladimir Airapetian, del centro di ricerca Goddard della Nasa, lo studio rileva che le particelle solari avrebbero giocato un ruolo importante soprattutto nella disponibilita’ dell’azoto. A ‘liberare’ l’azoto – secondo i ricercatori – e’ stato il Sole, grazie ai suoi costanti bombardamenti di radiazioni e particelle cariche. Analizzando altre stelle simili alla nostra, ma ancora molto giovani, i ricercatori hanno infatti scoperto che all’epoca della formazione del nostro pianeta il Sole era circa il 30% meno luminoso e aveva un’attivita’ (con tempeste e eruzioni) molto intensa. Enormi masse di particelle cariche investivano il pianeta anche una volta al giorno, riuscendo a ‘bucare’ lo scudo magnetico che avvolge il pianeta. Penetrando nell’atmosfera, le particelle avevano la capacita di rompere le molecole di N2, liberando atomi di azoto che iniziarono cosi’ a formare nuovi legami e molecole complesse.
Astronomia: dal Sole arrivò la scintilla che permise la vita sulla Terra
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