Pare vanti più cinquemila anni, certo è che il barbecue è ormai diventato un vero e proprio rituale, una consuetudine, che raduna attorno a sé, specie nelle fresche notti d’estate , amici e parenti.
In molti hanno dibattuto sulla probabile cancerogenicità di questo tipo di cottura e sembra sempre più plausibile l’ipotesi secondo cui cuocere la carne sulla griglia aumenti le probabilità di sviluppare in seguito forme diverse di tumori ai reni e altre malattie.
Ancora la scienza ha ancora tanto di cui parlare, ma quali sono le tecniche e i segreti più congeniali che riducono il rischio di cuocere carni che possono poi rivelarsi cancerogene?
Innanzitutto per far sì che il vostro barbecue sia salutare bisogna scegliere accuratamente il tipo di taglio della carne, che deve essere necessariamente magro, così facendo gli sgoccioli saranno molto meno e il rischio di provocare fumo sarà irrisorio. Spiacevole da dire, a volte sarebbe meglio rinunciare a salsicce e costolette e privilegiare un pezzo di lombo o filetto.
Più la carne marinata è sottile e meglio è: la carne marinata spessa carbonizza molto prima. La tecnica di marinatura migliore è quella che usa esclusivamente limone e aceto; questi due ingredienti infatti creano una vera e propria barriera protettiva intorno alla carne .
Da non sottovalutare la collocazione del cibo posto sulla griglia: badate bene nel posare le carni a una distanza di sei centimetri dalla fiamma, questo permetterà ai cibi di cuocere uniformemente senza bruciare.
Il consiglio migliore risiede sicuramente nella dedizione e nella pazienza: bisogna infatti prestare la massima attenzione al barbecue girando assiduamente le carni, in particolar modo spiedini e hamburger, e magari la scelta ottimale sarebbe quella di accompagnare la cena cucinata ad un contorno di verdure da preparare sempre sulla griglia, che non presentano alcuna sostanza nociva.