Dado da brodo: scopriamo gli ingredienti

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Il dado da brodo è un prodotto molto utilizzato nelle nostre cucine, soprattutto per chi non ha tempo da dedicare alla preparazione di piatti più o meno complessi e chi, semplicemente non ha voglia di preparare ogni giorno il dado. L’uso del dado è infatti tecnica molto diffusa per insaporire arrosti, pesce, tortellini; il principio su cui si basa il dado è rendere appetibile un piatto che altrimenti risulterebbe poco saporito, infatti il dado è proprio un esaltatore di sapidità. Il dado è sconsigliato per chi segue una dieta alimentare, se si sa esaltare il sapore e il gusto degli ingredienti e amalgamarli tra loro, il dado può benissimo uscire dalla nostra cucina.

Gli ingredienti che fanno escludere il dado dalla lista dei prodotti favoriti, sono grassi e gli esaltatori di sapidità. Infatti, oltre al sale comune, cloruro di sodio, che di per sé è innocuo, si usano altri sali come il glutammato monosodico. Si tratta di un sale che deriva da un aminoacido naturale, l’acido glutammico, e ottenuto dai sottoprodotti dell’industria agricola. Il glutammato deriva dagli scarti industriali della lavorazione dello zucchero, è un esaltatore di sapori e maschera il gusto di quei cibi di seconda scelta. Se consideriamo chela percentuale di sale si aggira attorno al 50% di sale, e un dado pesa circa 11 gr, possiamo dedurre che in una ricetta, il suo impiego sarà un aggiunta di 5,5 gr di sale.

Il dado è composto da grassi, rappresentano infatti il secondo ingrediente della formulazione e spesso sono grassi o oli che possono essere idrogenati o meno. Alcune marche di dado presentano tra gli ingredienti soltanto poco olio d’oliva, circa il 5%.

Per i dadi da brodo di carne invece l’elemento che dovrebbe fare da capostipite è appunto la carne, ma alcune marche di dado contengono dallo 0.5% al 6% di estratto di carne, molto presente nel dado a cubetti ma affatto nei dadi granulari. L’estratto di carne presente nei dadi deriva da tagli di carne ottenuti dal muscolo, Basti pensare che per ottenere 1 kg di estratto di carne sono necessari 40-50 kg di muscolo. L’estratto è ottenuto dalla pezzatura delle carne e bollita; il brodo ottenuto poi viene filtrato e sgrassato fino a diventare una pasta di colore brunastro.

Un altro ingrediente, che può essere più o meno presente, è l’estratto di lievito, serve a dare sapore, ed è costituito dal brodo di fermentazione dei lieviti, come avviene per la birra e il pane. Ma l’ingrediente più oscuro della formulazione dei dadi è l’estratto di brodo, ma la legge prevede determinati parametri che dovrebbero mettere al riparo da eventuali ingredienti “strani”. Lo troviamo solo nel dado classico in cubetti di poche marche.

Altri aspetti come l’apporto calorico o quello di sale sono da escludere nel consumo di questo prodotto, perché sono rivolti solo ad una ridotta gamma di consumatori. Quelli ad esempio che hanno problemi di pressione arteriosa e di sovrappeso non dovrebbero consumare il dado ed eliminarlo dalla proprie abitudini. Sicuramente si tratta di un prodotto che offre un aiuto a chi non ha tempo, ma la parte più critica è la presenza di additivi nocivi e di componenti lipidiche discutibili.

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