Qual è l’impatto dell’information technology sulla nostra vita quotidiana? Come siamo arrivati alla tecnologia attuale? Quale futuro ci attende grazie ad essa? A queste domande risponderà “A bit of [hi]story” (www.abitofhistory.it), il festival dell’innovazione organizzato dall’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica. L’evento, alla sua prima edizione, si terrà a nel nuovo Spazio MRF, in corso Settembrini 164 a Torino, sabato 21 e domenica 22e coinvolgerà persone, aziende, istituzioni, speaker e startup in più di 20 eventi. Obiettivo: abbattere il divario digitale della popolazione e invogliare le nuove generazioni ad avvicinarsi a questi temi.
L’informatica è una scienza che ha profondamente cambiato le nostre abitudini ed è una grande opportunità per il nostro futuro. Bisogna conoscerne, però, il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro. Non possiamo rimanere fermi al mero utilizzo passivo degli strumenti che essa ci mette a disposizione. La conoscenza porta ad una maggiore consapevolezza e, di conseguenza, alla comprensione dei cambiamenti che essa apporta. Da qui si può iniziare un viaggio nel nostro futuro. Con il suo format unico l’evento porterà l’innovazione a contatto della gente con una mostra sulla storia dell’informatica (in particolare italiana), conferenze, laboratori e workshop che prevedono il coinvolgimento di aziende protagoniste del cambiamento e startup innovative ma, soprattutto, ragazze e ragazzi che rappresentano, più di tutto, le nuove generazioni.
“Conoscere il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro – spiega Elia Bellussi, fondatore e presidente del Museo Piemontese dell’Informatica – è la via per poter vivere attivamente il cambiamento, sia da semplici persone, sia da aziende. Con “A bit of [hi]story“, vogliamo raccontare quali sono stati e quali saranno i piccoli, grandi cambiamenti del quotidiano dovuti all’uso dell’informatica e delle tecnologie derivate, nella vita di tutti i giorni. Con “A bit of [hi]story” contribuiremo ad arricchire le attività in ambito educational per le nuove generazioni”. Il Gruppo Consoft Sistemi (www.consoft.it), azienda italiana leader del settore IT, DeAgostini Scuola, importante casa editrice scolastica, Synesthesia, web agency organizzatrice di Droidcon Italia e Siro Elettronica sono partner strategici del Museo Piemontese dell’Informatica, supportando “A bit of [hi]story”.
Aderiscono all’iniziativa notevoli istituzioni museali del territorio come il Temporary Museum di Basic.Net con una selezione della mostra “Omaggio alla rivoluzione informatica”, la Fondazione Natale Cappellaro e All About Apple di Savona, oltre ad enti che si occupano di divulgazione e di ricerca come Centro Scienza Onlus, il CSP Innovazione nelle ICT, l’Istituto Superiore Mario Boella e il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e ad enti che si occupano di riuso come Officina Informatica Libera e RestartParty. “A bit of [hi]story” sarà una evento ricco di attività legate al mondo dell’#educational e della #socialinnovation. Ogni giorno conferenze, workshop, proiezioni e laboratori per tutte le età.
Dai laboratori di robotica e riuso per bambini, a quelli di programmazione. Dal corso di alfabetizzazione informatica per anziani al laboratorio di riparazione di computer e smartphone per tutti coloro che necessitano di una mano e non vogliono buttare ciò che già hanno. “A bit of [hi]story” sarà anche l’occasione per il lancio di alcune importanti iniziative che il Museo Piemontese dell’Informatica organizza sul territorio come il “Finding Ada Lovelace Day”, giunto alla sua quinta edizione e rivolto alle giovani generazioni per far comprendere che il divario di genere in ambito informatico si deve ridurre e può essere ridotto.
Sarà anche l’occasione per lanciare la raccolta firme per l’apertura di un museo dell’informatica reale e visitabile, considerate le molte richieste delle scuole del territorio e non solo; un progetto importante, quello del Museo Internazionale dell’Informatica, per il territorio della Città Metropolitana di Torino, che tanto ha dato in questo ambito. Da non dimenticare che aderisce alla Notte Europea dei Musei, tenendo aperto fino alla mezzanotte del sabato, e alle Settimane della Scienza, organizzate da Centro Scienza Onlus.