Ecco come il caffè agisce sul sistema nervoso e quali sono gli effetti collaterali

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La caffeina è una xantina, un alcaloide che si trova in diverse piante come i chicchi di caffè e i semi di cacao, le foglie di tè, le bacche di guarana e le noci di cola, e che viene aggiunta a bevande analcoliche e a diversi farmaci sia con ricetta sia da banco. Agisce come pesticida naturale, proteggendo le piante dagli insetti che si nutrono delle stesse.

È la sostanza maggiormente presente nel caffè, contiene a seconda della miscela (arabica o robusta) da 1-2g/100g (sostanza secca) di caffeina.

caffèUna tazzina di caffè, preparata con circa 6g di polvere, a seconda del metodo di preparazione, espresso o moka, contiene mediamente da 50-120 mg di caffeina. Tuttavia, dal momento che la caffeina è presente in oltre 60 specie di vegetali, tra cui il cioccolato ed il tè, occorre considerare anche il contributo degli altri alimenti che si consumano durante il giorno quotidianamente. La massima quantità di caffeina che si può consumare al giorno senza che sia dannosa per la salute è stimata a circa 300 mg, equivalente a tre tazzine; tuttavia questo limite deve essere opportunamente rapportato ad altri fattori come la corporatura e l’età; se si è in gravidanza o nel periodo di allattamento è bene limitare al minimo la  dose di caffeina che si assume durante il giorno.

CAFFE' EUROPA - CopiaDati risalenti al 2011 hanno posizionato l’Italia al settimo posto nella classifica dei paesi che consumano la maggiore quantità di caffè, con ben 5,77 kg di caffeina che in media un italiano consuma in un anno. L’ Italia dunque battuta dalla Finlandia, che si è aggiudicata il primo posto, con 10,58 kg di caffeina a testa per ogni finlandese, seguita da Danimarca (9,99 kg) e Olanda (9,85 Kg). Riguardo gli usi e le abitudini degli italiani rispetto al caffè, occorre dire che gli uomini bevono più caffè delle donne (1,7 tazze al giorno contro 1,5); più dell’81 % dei bevitori di caffè, poi, ne consuma 3 tazze al giorno e il 57% di essi lo consumano a colazione.

Come agisce il caffè nel nostro organismo?

CAFFETTIERA - CopiaLa caffeina  entra nel circolo ematico nel giro di 40 minuti, raggiungendo il resto del corpo in 4 ore. La capacità di azione è stata a lungo studiata ed è emerso che il sistema nervoso centrale gioca il ruolo di antagonista dell’adenosina. L’adenosina è una sostanza chimica naturale che fa da messaggero al sistema nervoso centrale e da recettore al sonno e alla stanchezza. La caffeina blocca questi recettori provocando lo stato di veglia. Inoltre questo blocco può causare costrizione dei vasi sanguigni e allieva la pressione dell’emicrania, proprio per questo in molti analgesici è presente caffeina.

caffe_umoreGli effetti sull’organismo di questa molecola, se superiore al limite consigliato, sono l’aumento del battito cardiaco, della veglia, della resistenza fisica; ma anche ansietà ed a volte attacchi di panico. Può dare dipendenza, soprattutto in alcune fasi della vita come gravidanza o allattamento sarebbe quindi importante conoscere il contenuto di caffeina che ingeriamo non solo bevendo il caffè ma anche tutti gli altri alimenti e bevande che si assumono giornalmente. In alcuni soggetti la caffeina può provocare aritmia e tachicardie, anche i reni subiscono effetti negativi come l’aumento della diuresi. Può causare inoltre tremori muscolari, bocca secca, vista offuscata, diarrea, pallore, sudorazione eccessiva e difficoltà respiratorie.

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