Nei giorni scorsi su Chemical Geology è stato pubblicato un articolo molto approfondito realizzato dal ricercatore della Sezione di Palermo dell’INGV Marcello Liotta, sull’impronta che il pennacchio vulcanico dell’Etna lascia sull’acqua di falda.
L’articolo dal titolo “Volcanic plume fingerprint in the groundwater of a persistently degassing basaltic volcano: Mt. Etna” descrive come le piogge acide che si generano dalla interazione del pennacchio vulcanico con le acque meteoriche, forniscano un apporto diretto di elementi volatili e favoriscano i processi di alterazione chimica delle rocce affioranti. Questi processi contribuiscono a determinare la composizione chimica delle acque circolanti nell’edificio vulcanico.
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Ecco come le eruzioni dell’Etna provocano piogge acide intorno al vulcano
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