Il 46% delle coppie italiane con problemi di infertilità ritiene che dovrebbero essere eliminate le restrizioni al ricorso all’utero in affitto, per il 45% la fecondazione assistita dovrebbe essere consentita anche ai single e per il 42% anche alle coppie omosessuali. E’ quanto emerge dalla ricerca ‘Diventare genitori oggi: il punto di vista delle coppie in Pma’ realizzata dal Censis in collaborazione con la Fondazione Ibsa, presentata oggi a Roma. Guardando, nello specifico, alle tecniche disponibili e ai soggetti che possono accedere ai trattamenti, dunque, se la grande parte degli intervistati conviene nel ritenere che la fecondazione eterologa dovrebbe effettivamente essere disponibile per tutti (80,9%), il campione appare diviso sulla possibilità di ricorrere all’utero in affitto, rileva il Censis: infatti è il 46% a ritenere che la legge dovrebbe eliminare le restrizioni al ricorso a questa pratica.
E in merito ai soggetti cui la legge dovrebbe consentire l’accesso alle tecniche di Pma, il 45% ritiene che si dovrebbe aprire anche ai single e il 41,6% anche alle coppie omosessuali, un dato che testimonia un’apertura verso un significato di genitorialità che va oltre l’idea di famiglia tradizionale. Infine, la quasi totalità delle coppie si ritiene favorevole ai cambiamenti già apportati negli anni alla legge 40/2004. Il 90% ritiene giusta la possibilità di selezionare l’embrione per eliminare situazioni di grave malattia e l’81% pensa che la fecondazione eterologa dovrebbe essere realmente disponibile per tutti.