Torna domani per la sua seconda edizione il ‘Festival della Scienza Medica‘, promosso a Bologna dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae, Musei nella Citta’ in collaborazione con l’Universita’. Tema di quest’anno e’ ‘L’eta’ della vita’, idealmente legato a quello del 2015 ‘La lunga vita’. La cerimonia inaugurale avrà come protagonista il premio Nobel per la medicina Eric Kandel. “Nel tempo – ha spiegato Fabio Roversi Monaco, presidente di Genus Bononiae – ho visitato i vari festival, soprattutto quelli che si sono svolti, in senso lato, intorno a Bologna. Mantova, Modena, Sarzana, Trento. E ho apprezzato complessivamente l’impianto e l’idea, che e’ stata valida e ancor piu’ lo sara’. Ma qualche volta, prendo di base un quinquennio, vedendo i nomi di chi relazionava, le tematiche, ho pensato che in fondo forse la frequenza e’ eccessiva. Puo’ essere anche affaticante per chi partecipa. L’idea e’ stata quella di individuare qualcosa che puo’ generare aspettative di conoscenza, di approfondimento, di sapienza ogni anno. E il settore che avanza in modo tumultuoso con una velocita’ alla quale gli uomini, le organizzazioni, tanto meno quelle istituzionali non riescono a star dietro e’ quello della Scienza medica inteso in senso lato“.
Un settore – ha spiegato l’ex rettore dell’Alma Mater – nel quale “non c’è anno in cui non ci siano piu’ e piu’ cose eclatanti dal punto di vista della ricerca pura, della ricerca applicata, della rilevanza delle scoperte fatte per la tutela dalla malattia e anche della consapevolezza dell’insorgenza di nuove malattie”. Un settore in “tumultuosa evoluzione“. Al pari dell’informatica, ha spiegato Roversi, “ma delle due la mia mente e’ andata subito alla medicina. Non per fare classifica, ma mentre Bologna ha una storia di un suo influsso e della sua importanza nella medicina che e’ indiscutibile e passa attraverso sei-sette secoli, le problematiche dell’informatica si discutono in altri luoghi“.
“Il tema dei vaccini l’abbiamo trattato l’anno scorso – ha detto Roversi Monaco – e lo trattiamo ancora quest’anno perché è una cosa abnorme… c’è un’educazione da ridefinire”. Tra gli ospiti, oltre a Kandel, sono altri tre i premi Nobel presenti mentre la senatrice a vita Elena Cattaneo sara’ la protagonista dell’appuntamento conclusivo. E per alleggerire ci sara’ anche il regista Carlo Verdone, “che e’ un esperto di tutto questo, veramente un esperto“.
Novita’ del 2016 e’ quella del paese ospite che d’ora in poi ci sara’ ogni anno: il primo e’ la Cina, “un paese che viene per cercare di iniziare a sviluppare un contatto che vada ben al di la’ dei discorsi che si sentono fare in continuazione, se l’agopuntura fa bene, se questo e quest’altro. Gli approcci sono completamente diversi. Ma basta tranquillamente rendersi conto che le integrazioni che ci possono essere sono enormi. La formula del festival e’ anche collegata al fatto di evitare di andare a toccare il territorio delle riunioni scientifiche pure che svolgono il loro lavoro settore per settore andando a fondo in un ambiente fatto da scienziati, ricercatori o medici. Un ruolo importante. Il Festival potrebbe avere un ruolo come dire di sintesi a regime…ma per ora cerchiamo di collaudare ulteriormente quello che e’ gia’ stato fatto“.