“Con il sindaco siamo in costante contatto, ci siamo confrontanti anche durante l’unita’ di crisi. Non credo abbia dichiarato che ci sia stato un errore umano… comunque noi siamo in grado di dimostrare che gli interventi sono stati fatti con regolarita’, puntualita’ e capacita’ tecnica“. Le parole di Alessandro Carfi’, amministratore di Publiacqua arrivano in scia a quelle del sindaco di Firenze Dario Nardella, che dalla zona rossa di lungarno Torrigiani dove il terreno si e’ inghiottito 250 metri di strada, per la prima volta ha parlato di errore umano.
“Abbiamo – spiega Carfi’ a pochi passi dal crollo – la registrazione di tutti i livelli di pressione sugli interventi, abbiamo verificato per maggior tranquillita’. Per noi e’ evidente che in quell’area ci siano stati due problemi con una separazione temporale di diverse ore“. Cosi’ Carfi’ racconta la notte dal punto di vista della societa’ che gestisce la risorsa idrica in citta’: “Prima abbiamo registrato un calo di pressione nella rete e una perdita in una tubazione di via dei Bardi che, come prassi, e’ stata chiusa. Poi e’ stato verificato che la pressione tornasse ai livelli normali. Per noi l’intervento era concluso. Poi, poco dopo le 6 del mattino, abbiamo registrato la seconda anomalia“. Quella alla condotta da 70 centimetri di diametro che forse ha causato il crollo, oppure e’ stata interessata dal crollo. Si’ perche’ su questo Carfi’ non si sbilancia visto che tiene in piedi le due ipotesi: “Non siamo ancora in grado di determinare se una sia stata la causa o la conseguenza, nel senso che non sappiamo se ci sia stato la rottura del tubo che ha provocato l’erosione del terreno, o ci sia stato un’erosione del terreno nel tempo con il crollo che ha rotto il tubo“.
Il sindaco Nardella si e’ lamentato, “i tecnici non vanno a dormire in questi casi“. “L’organizzazione dei sistemi – replica Carfi’ – prevede dei turni di reperibilita’, quindi i tecnici intervengono e verificano che tutto il sistema sia tonato a funzionare regolarmente. Cosa che qui e’ stata fatta e non a distanza di pochi minuti ma di ore. Stamani il sindaco l’ha cercata ripetutamente, si e’ lamentato che lei non era qui in strada. Che dice? “Cosa le devo dire…“.