Un gorilla di 17 anni è stato ucciso dai guardiani dello zoo di Cincinnati perché stava trascinando un bambino di 4 anni caduto nel suo recinto. Il direttore dello zoo di Cincinnati, Thane Maynard, ha spiegato che il bambino era caduto nel fossato che circondava l’area in cui viveva il gorilla, l’animale lo aveva afferrato e dopo 10 minuti che si trovava all’interno le squadre di emergenza avevano ritenuto che la situazione presentasse rischi per la vita del bambino.
Harambe, questo il nome del gorilla, pesava 181 chilogrammi. Era nato allo zoo Gladys Porter di Brownsville, in Texas, ed era stato trasferito allo zoo di Cincinnati nel 2014.
L’uccisione ha sollevato un’ondata di indignazione sui social media: è stato lanciato l’hashtag #JusticeForHarambe, e moltissimi utenti dicono che avrebbe dovuto essere risparmiato, perchè non non intendeva far male al bimbo. Per molti sono i genitori del bimbo che vanno condannati per quanto accaduto, perchè non sono stati in grado di sorvegliare il figlio.
Lo zoo di Cincinnati ha temporaneamente chiuso al pubblico l’area dei gorilla dopo l’incidente. Il bimbo è stato ricoverato in ospedale: non ci sono notizie ufficiali, ma pare che si riprenderà del tutto. Il direttore dello zoo Thane Maynard ha detto che stata fatta “una scelta difficile, giusta perchè è stata salvata la vita di un bambino. Avrebbe potuto andare molto male“. Maynard ha spiegato che non esistono tranquillanti ad effetto abbastanza rapido: “Il ragazzino non era sotto attacco, ma era certamente a rischio“.
Nel 1987 accadde un incidente simile in uno zoo sull’isola di Jersey: un bambino di cinque anni cadde nel recinto dei gorilla e perse conoscenza. Uno di loro lo vegliò, allontanando gli altri animali del branco e carezzandogli la schiena. Quando il bimbo si riprese scoppiò a piangere, ed i gorilla si allontanarono permettendo al personale dello zoo di recuperarlo.