“Non l’ho ancora detto al mio giardino per paura che mi possa soggiogare“: comincia cosi’ una delle quasi 1800 poesie di Emily Dickinson. In vita la scrittrice amava molto prendersi cura del suo giardino tanto da ottenere dal padre, la possibilità di farsi costruire una piccola serra dove dedicarsi alle sue piante. Questa serra nata ad Amherst potrebbe rinascere dopo 130 anni dalla morte della scrittrice. In un angolo assolato sono state piantati meli e peri delle varieta’ coltivate dai Dickinson: Baldwin, Westfield Seek-No-Further, Winter Nelis.
E’ stato anche avviato uno scavo “archeo-botanico” nel terreno circostante la casa per recuperare semi “d’epoca” in grado di germinare di nuovo: i fiori di Emily. “La casa e il giardino erano il suo laboratorio poetico“, ha detto la direttrice del museo Jane Wald. “La carriera dei fiori differisce dalle nostre nel solo fatto che non si fanno sentire“, scrisse una volta la poetessa che mori’ da reclusa e quasi sconosciuta e che oggi, 130 anni dopo, e’ la piu’ amata d’America.