Un vero e proprio Armageddon. Cosi’ e’ stato definito il disastroso incendio che da giorni sta devastando l’Alberta, ricca provincia occidentale del Canada. Un rogo di dimensioni enormi che sta divorando e seminando distruzione in un’area grande come Hong Kong e piu’ estesa della citta’ di New York. Un muro di fuoco per fermare il quale – prevedono gli esperti – ci vorranno settimane. Come ci vorranno addirittura mesi per spegnere tutti i focolai. Circa 90 mila le persone finora evacuate, incalcolabili i danni. Mentre il fuoco si dirige inesorabilmente verso un’altra provincia, quella di Saskatchewan. I venti molto forti e il clima secco rendono ancor piu’ difficile il lavoro dei vigili del fuoco e degli uomini della protezione civile, che nulla hanno potuto fare per evitare che un’area di circa 1.550 chilometri quadrati andasse in fumo. Con centri abitati come Fort McMurray – famoso per la produzione di petrolio ricavato dalle sabbie bituminose – ridotti in gran parte in un cumulo di cenere. “La situazione resta imprevedibile e molto pericolosa”, affermano le autorita’, che sperano anche nella pioggia che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Ma ammettono che l’area interessata dall’incendio potrebbe addirittura raddoppiare. Mentre il fumo e’ arrivato molto a piu’ a sud, negli Stati Uniti, fino allo stato dell’Iowa. Imponente il dispiegamento di mezzi di soccorso, con elicotteri, aerei e quasi duemila vigili del fuoco. L’unica buona notizia e’ che per il momento non si registrano vittime o infrastrutture strategiche danneggiate.
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Incendi Canada: fuoco non dà tregua all’Alberta, “è come un Armageddon” [FOTO]
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