Non era mai successo prima che i ricavi legati alle vendite di iPhone subissero una flessione, da quando fu presentato il primo modello di smartphone di questo tipo. Nel primo trimestre 2016 Apple chiude con un utile da dimenticare e crolla sotto il peso di Carl Icahn. L’uomo, investitore e 43esimo uomo più ricco del mondo, ha venduto tutte le sue azioni in un unico pacchetto da quasi 46 milioni di quote per un valore di 5 miliardi di dollari, la cui cessione ha inevitabilmente causato un’immediata reazione della Borsa, che si è chiusa a -3%, per un totale complessivo di perdite del -10%. La situazione critica deriva in parte anche da un calo di vendite del 32% nell’aria di Pechino, Hong Kong, e Taiwan, che hanno bloccato iBooks ed iTunes, ed anche al fatto che, nel frattempo, marchi come Oppo, Vivo, Huawei, Xiaomi, Zopo ecc stanno vendendo moltissimi smartphone, fornendo un’ottima concorrenza ad un prezzo più che dimezzato rispetto ad Apple.
Incubo Apple, il titolo crolla: non accadeva da 13 anni
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