Succede nella città indiana di Amritsar: una donna di 70 anni circa, Daljinder Kaur, ha dato alla luce il suo primo figlio grazie alla fecondazione in vitro, praticata nel “Centro nazionale fertilità”, una clinica dello Stato settentrionale di Haryana. Si tratta di una vicenda ai limiti del possibile, ma pare non sia un caso isolato: i media locali assicurano infatti che altre tre donne sono diventate mamme a circa la stessa età di Daljinder. Perché il desiderio spasmodico di avere un figlio anche quando l’orologio biologico non lo permette più? La motivazione va ricercata nel trascendentale: in India, la sterilità è infatti considerata una maledizione divina, quindi bisogna cercare di porvi rimedio ad ogni costo.
E Daljinder, insieme al marito Mohinder Singh Gill, 79 anni, ce l’ha fatta: si è trattato di una fecondazione eterologa riuscita al terzo tentativo, grazie all’ovulo di una donatrice anonima e allo sperma del padre legittimo. Appurato che si tratta con ogni probabilità della mamma più vecchia del mondo, l’età di Daljinder resta ancora incerta, dato che non vi è un certificato di nascita. Si presume che abbia tra i 70 e i 72 anni, dato che afferma con certezza di averne 7 in meno del marito.
Il bambino dell’anziana coppia è nato il 19 aprile, si chiama Armaan, che vuol dire Desiderio e, al momento della nascita pesava circa due chili. Genitori e personale sanitario hanno riferito che si tratta di un bambino sano e pieno di energie. La coppia non sembra preoccuparsi del vociferare della gente, nonostante le critiche arrivino copiose da ogni parte del mondo. A chi si mostra sconcertato, i due si limitano a rispondere: “Le persone ci chiedono cosa ne sarà del bambino quando saremo morti, ma siamo sereno, Dio penserà a tutto“. E la neo mamma più vecchia del mondo aggiunge: “Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere. Ora mi occupo solo del mio bambino e mio marito mi aiuta il più possibile. La mia vita è completa“.