Le Dolomiti continuano a perdere ‘pezzi’. Dopo le forti piogge di ieri, un grosso movimento franoso – non ancora quantificato dai geologi – e’ avvenuto in quota, dalle pendici meridionali della Punta Nera. Dall’area sottostante la Punta Nera si alzata una densa nuvola di polvere, e nella frazioni meridionali della cittadina ampezzana, Zuel, Acquabona e l’area artigianale di Pian da Lago, e’ salita l’apprensione. Fortunatamente la frana si e’ accumulata in un vallo naturale. Movimenti che possono essere di qualche migliaio di metri cubi di materiale, ma possono arrivare a decine di migliaia di metri cubi, come l’enorme frana che il 5 agosto 2015 si stacco’ dall’Antelao, spazzando via le auto parcheggiate davanti ad un impianto di risalita a San Vito di Cadore e provocando tre morti. Il sorvolo della zona compiuto dall’elicottero dei Vigili del Fuoco ha permesso di vedere da vicino il solco prodotto dalla frana, come se una enorme pialla fosse passata sul fianco del Sorapis, lasciando una striscia giallastra tra la neve e le rocce