Lavare il bagno ogni giorno con candeggina o altri prodotti chimici o utilizzare deodoranti e diffusori per ambienti o cucinare senza aprire le finestre sono alcuni degli errori quotidiani che possono trasformare le nostre case in trappole ad alto inquinamento. A fare il punto della situazione è Gaetano Settimo, ricercato dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore del Gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor dell’Iss. I pericoli per le nostre case, spiega il ricercatore, provengono soprattutto dai “materali di costruzione e di arredo e dai prodotti chimici: sono questi i tre maggiori fattori inquinanti“.
Attenzione dunque a mobili, tappeti, divani e tende perche’ “questi materiali cedono sostanze legate al ciclo di produzione del manufatto“, ad esempio “formaldeide”. “Il consiglio e’ di acquistare prodotti di qualita’, possibilmente mobili con una certificazione specifica per l’inquinamento indoor”. Purtroppo, prosegue Settimo, “in Italia manca una legislazione specifica sul tema della qualita’ dell’aria indoor” e, di conseguenza, “le certificazioni non sono obbligatore. La Francia, invece, ha un’etichetta specifica dal 2013“. Si raccomanda, infatti, di non caricare troppo le stanze con arredi e di scegliere sempre vernici “low voc“. Infatti, una sorgente inquinante è costituita soprattutto dai prodotti chimici. “Spesso – osserva il ricercatore – si associa erroneamente la sensazione di pulito all’odore rilasciato da questi prodotti; e invece stiamo inquinando la nostra casa“.
La prima raccomandazione, dunque, e’ di utilizzare queste sostanze “con moderazione” e “seguendo sempre le istruzioni”; ad esempio “usare il tappo dosatore“. Poi lavarsi le mani e arieggiare il locale. “Eviterei di pulire tutti i giorni il bagno con la candeggina“, esemplifica Settimo, “se si vuole lavare quotidianamente e’ meglio preferire acqua e aceto“. L’umidita’ e il calore, infatti, “possono accentuare le condizioni di rilascio” degli inquinanti e contribuire a peggiorare la qualita’ dell’aria indoor. Ecco perche’ occorre evitare di tenere i termosifoni troppo alti o i panni stesi dentro casa. Comunque, sottlinea Settimo, e’ sempre bene areare, avendo l’accortezza di “aprire le finestre piu’ lontane dalle vie trafficate“. I rischi che corriamo sono soprattutto “di tipo inalatorio“, conclude il ricercatore. Le conseguenze per la nostra salute consistono “in un aumento dei casi di asma e allergia“.