CAMERATA CORNELLO (BG). Durante una esercitazione di soccorso in forra, un tecnico della Squadra Regionale Forre del SASL (Soccorso alpino e speleologico Lombardia) ha riportato la probabile frattura di una tibia. Le squadre – riporta il comunicato del SASL- stavano operando in prossimità del torrente Valsecca, caratterizzato come accade in questi casi dalla presenza di acqua, aree umide e scivolose, in ambiente impervio.
A un certo punto – prosegue il comunicato – il tecnico ha urtato inavvertitamente un masso, che gli è finito addosso, procurandogli il trauma alla gamba. Una tipologia di incidente che si verifica con una certa frequenza, soprattutto nelle forre e nelle zone in cui l’acqua e l’umidità rendono ancora più complessa la movimentazione. Subito soccorso, l’uomo è stato messo in sicurezza, trasportato all’esterno del torrente e portato in ospedale per accertamenti. La simulazione in atto nella esercitazione prevedeva la ricerca di una persona da soccorrere in forra; invece, l’imprevisto ha costretto i tecnici, oltre una cinquantina quelli presenti ieri e circa quaranta quelli attivi anche nella giornata di oggi, a mettere in atto le loro competenze per soccorrere proprio un loro compagno.
I tecnici del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) affrontano periodicamente tutta una serie di momenti di formazione specifica sulle operazioni di soccorso, che vengono poi messi in pratica durante le esercitazioni, a cui sono tenuti a partecipare, per essere sempre aggiornati sulle nuove procedure e anche per verificare gli scambi di esperienze che si creano in queste situazioni. L’impegno richiesto ai soccorritori non è solo quello di essere operativi e pronti per le chiamate di emergenza: dietro l’abilitazione a svolgere questo ruolo, vi è la responsabilità di mantenere sempre efficienti la preparazione e l’interazione con persone e strumenti, per garantire alla collettività un servizio di alta competenza, anche in condizioni a volte critiche o rischiose.