Ogni 26 mesi circa (780 giorni) Marte raggiunge l’opposizione: precisamente, dalle 13:10 di oggi 22 maggio il Sole, la Terra e il Pianeta Rosso saranno perfettamente allineati. In seguito si verificherà anche il raggiungimento (il 30 maggio, le due date non coincidono a causa dell’orbita sensibilmente ellittica del pianeta rosso) della minima distanza dal nostro pianeta (0.50321 AU = 75.28 milioni di chilometri): ecco che quindi Marte sembrerà essere più grande e luminoso nella volta celeste. L’evento consentirà agli astronomi di poter osservare con maggiore dettaglio le caratteristiche della superficie del pianeta.
Il 30 maggio la minima distanza verrà raggiunta alle 23:36, e sarà vicino come non accadeva dal 2005, quando è passato a 69,4 milioni di chilometri dalla Terra. In ogni caso, la maggiore vicinanza di Marte degli ultimi 60.000 anni è stata registrata nell’agosto 2003, quando il pianeta si è avvicinato a 55,8 milioni di chilometri. Gli avvicinamenti tra Marte e la Terra non sono tutti uguali: sono compresi tra il minimo di 55 milioni di chilometri e il massimo di 101 milioni di chilometri.
Da oggi sarà visibile tutta la notte e raggiungerà un diametro angolare di quasi 19 secondi d’arco: sorge a sudest in concomitanza con il tramonto del Sole, culmina a sud nelle ore centrali della notte e scende a sudovest prima dell’alba. E’ facilmente individuabile tra le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia, a poca distanza da Saturno e la Luna.
Quindi, ovunque vi troviate, da stasera, alzate lo sguardo e cercate verso sud un luminosissimo punto nel cielo, dal colore tendente al rosso. La sua “faccia” sarà illuminata per intero, così come accade per la Luna piena.
L’ultima settimana di maggio è il periodo migliore per osservarlo, a occhio nudo o grazie a un telescopio (basta uno strumento di 100 millimetri di diametro, da puntare verso Sud dopo la mezzanotte, quando il pianeta si troverà più alto sull’orizzonte).