Dei vulcani hanno generato eruzioni al di sotto di uno strato di ghiaccio su Marte, miliardi di anni fa: ciò secondo i dati raccolti dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA. La ricerca aiuta a dimostrare la presenza rilevante di ghiaccio sul Pianeta Rosso e a comprendere la natura di un ambiente caldo e umido, che avrebbe potuto creare le condizioni per la vita microbica.
Sheridan Ackiss della Purdue University ed i suoi collaboratori hanno utilizzato lo spettrometro a bordo dell’orbiter per analizzare la composizione della superficie di un’area nota come “Sisyphi Montes“, nell’emisfero meridionale del pianeta, a circa 1.600 chilometri dal Polo Sud, caratterizzata da rilievi dalla cima pianeggiante: in passato altri ricercatori avevano notato le medesime caratteristiche su vulcani terrestri che avevano eruttato al di sotto di uno strato di ghiaccio. “Le rocce raccontano storie. Studiarle può mostrare come si è formato il vulcano o come è cambiato nel tempo,” ha spiegato Ackiss. “Volevo conoscere quale storia raccontano le rocce di questi vulcani.”
Quando un vulcano inizia ad eruttare al di sotto di una lastra di ghiaccio sulla Terra, il vapore che viene generato immediatamente porta a esplosioni che perforano il ghiaccio e proiettano ceneri nel cielo (com’è accaduto nel 2010 in Islanda, con l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull). I minerali caratteristici che risultano dal vulcanesimo subglaciale sulla Terra includono zeoliti, solfati e argilla: esattamente gli stessi rilavati su alcuni rilievi nella regione Sisyphi Montes, esaminati grazie al Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars (CRISM) a bordo di MRO.