“Ma come sei cresciuto!” A tanti ragazzi capita, durante gli anni dell’adolescenza, di guadagnare diversi centimetri in altezza nel giro di qualche mese o anche poche settimane. Un evento che viene solitamente accolto con entusiasmo, ma che può generare anche problemi, in particolare rispetto alla coordinazione motoria e all’andatura. A certificarlo è uno studio realizzato dalle ricercatrici dell’Università di Bologna Maria Cristina Bisi e Rita Stagni del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione, che ha vinto il premio come miglior lavoro metodologico in occasione del XVI Congresso della Società Italiana di Analisi del Movimento in Clinica ed è stato da poco pubblicato sulla rivista open access “Biomedical Engineering OnLine”. Imparare a camminare è una tappa fondamentale per lo sviluppo dell’attività motoria: una capacità che si apprende nella prima infanzia e che continua a svilupparsi fino all’età adulta. Gli aumenti improvvisi di statura che si verificano spesso nell’adolescenza possono però alterare questi meccanismi di controllo motorio. Indagando le cause della perdita di coordinazione negli adolescenti, lo studio analizza il modo apparentemente goffo di camminare che caratterizza spesso i ragazzi per capire come il cervello si adatti ad un improvviso aumento di statura. “Un aumento di altezza improvviso – spiega Maria Cristina Bisi – influenza il modo con cui il corpo controlla le capacità motorie, tra cui l’abilità di camminare: il controllo motorio è regolato rispetto alle dimensioni del corpo e un picco di crescita in altezza può alterare questo equilibrio. Il corpo ha bisogno di un certo tempo per adattarsi alle nuove proporzioni e durante questo periodo gli adolescenti cresciuti di colpo tendono a camminare goffamente, mentre i loro coetanei che hanno una crescita più regolare gestiscono meglio i cambiamenti e sono in grado di mantenere fluidità e regolarità del passo“.
Medicina: gli “scatti di crescita” influenzano la coordinazione degli adolescenti
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