Torna, per la quarta edizione, la Giornata Nazionale per la Salute della Mano, un’iniziativa promossa dalla SICM – Società Italiana di Chirurgia della Mano con il contributo non condizionato di SOBI Italia, che si svolgerà domani nelle principali città italiane. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sul corretto approccio diagnostico-terapeutico verso le principali patologie della Mano e renderli consapevoli del ruolo degli specialisti in questo senso. In dettaglio, in occasione della Giornata, i 32 Centri aderenti all’iniziativa su tutto il territorio nazionale offriranno ai cittadini un check up gratuito della Mano, verificando le condizioni di salute dell’arto superiore e consigliando suggerimenti diagnostici e percorsi terapeutici adeguati. I referti rilasciati dovranno, poi, essere condivisi e valutati con il proprio medico curante, che riceverà una relazione della visita svolta. “Per ogni Centro, uno o più specialisti saranno a disposizione dei cittadini per un consulto gratuito – spiega Roberto Adani, presidente della Società Italiana di Chirurgia della Mano (SICM) -. Si tratta di un momento estremamente importante che, da quattro anni, offre l’opportunità ai chirurghi della Mano di farsi conoscere in maniera capillare su tutto il territorio nazionale; in pratica, mettiamo le nostre competenze al completo servizio della popolazione con consulti clinici, consigli terapeutici e supporto a coloro che, per età o problemi motori, riscontrano difficoltà ad accedere ai tradizionali iter ambulatoriali”. La chirurgia della Mano è la specialità che si occupa dell’arto superiore nella sua interezza, dalla spalla al gomito fino all’estremità; questo, grazie alle conoscenze sul funzionamento del sistema muscolo-scheletrico di quest’organo, dalle regioni nervose a quelle tendinee e muscolari. A livello ambulatoriale le patologie più comuni sono le artrosi, le malattie degenerative, quelle reumatiche, le malattie tendinee e le malformazioni congenite, oltre alle lesioni nervose, agli esiti di traumi sul lavoro e domestici, al tunnel carpale e al dito a scatto. Un’altra condizione, dove il ruolo del chirurgo della mano è prioritario, è la malattia di Dupuytren. “Una patologia di natura fibro-proliferativa, potenzialmente invalidante, che colpisce soprattutto gli uomini dai 40 ai 60 anni, provocando la flessione progressiva di una o più dita, cui segue l’inevitabile limitazione della completa estensione della mano – spiega Giorgio Pajardi, direttore dell’UO di Chirurgia della mano dell’ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica di Milano -. Spesso, non viene diagnosticata dai medici non specialisti e, di conseguenza, o non viene trattata o risulta gestita in maniera non adeguata. In tal senso, giornate come questa del 7 maggio, sono fondamentali per portare i pazienti nel posto giusto al momento giusto, in modo da approcciare una patologia come quella di Dupuytren nei suoi stadi iniziali e con tecniche mininvasive per il paziente”. “Ogni anno, durante la Giornata, visitiamo dalle 60 alle 70 persone, questo conferma che la popolazione è interessata a rivolgersi a specialisti come noi – afferma Maddalena Bertolini, della Struttura Complessa di Chirurgia della mano e Microchirurgia del Presidio CTO AOU Città della Salute e della Scienza di Torino -. Ma è importante fare di più per diffondere anche le nuove tecniche terapeutiche oggi disponibili, come l’anno scorso è stato fatto con una nuova terapia farmacologica iniettiva per la malattia di Dupuytren; si tratta di un enzima che permette di rompere il cordone fibroso di Dupuytren tramite una singola iniezione di prodotto ed una successiva procedura meccanica di estensione del dito, eseguite in ospedale dallo specialista, ripristinando così la normale funzionalità della mano. Una maggiore consapevolezza dei cittadini sulle patologie e i trattamenti della mano rappresentano un risparmio per il paziente e per il Servizio sanitario”.