Modena: cemento depotenziato per la ricostruzione post terremoto, iniziano le indagini

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La Polizia di Stato di Modena ha eseguito stamani 20 provvedimenti di perquisizione nei confronti di 15 persone ritenute responsabili di fornire e utilizzare del calcestruzzo depotenziato per opere effettuate nel ‘cratere dei sismi del 2012′. Le indagini, iniziate nel dicembre del 2015, sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile modenese, coordinati dal procuratore della Repubblica di Modena Musti e dal sostituto procuratore Ferretti. Nel corso delle stesse, spiega la Polizia in una nota, “è stato accertato il coinvolgimento di una importante azienda del Nord Italia, la Betonrossi di Piacenza, operante nel settore della fornitura di calcestruzzi“.

Il nome dell’operazione, ‘Cubetto’, deriva dai campioni di cemento utilizzati per alterare le analisi di laboratorio effettuate. Agli indagati è stata infatti contestata anche la falsificazione delle certificazioni inerenti le caratteristiche tecniche del calcestruzzo. In particolare, tra le opere oggetto d’indagine c’è la costruzione, realizzata con cemento depotenziato, di una scuola elementare di Finale Emilia, comune interessato dall’operazione Aemilia, “che ha fatto emergere – spiegano gli investigatori – collegamenti tra l’amministrazione dello stesso e la criminalità organizzata“. Per questo motivo era stato, tra l’altro, oggetto di accesso da parte della Prefettura di Modena. Le perquisizioni hanno interessato le province di Modena, Bergamo, Bologna, Lodi, Mantova, Milano, Piacenza e Verona.

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