Il cielo di maggio è affollato da eventi da non perdere: tra questi le stelle cadenti che caratterizzano la prima decade del mese, le Eta Aquaridi, uno sciame meteorico che si ritiene originato dalla Cometa di Halley. Il nome trae origine dalla posizione del radiante (il punto dal quale sembrano originarsi le meteore dello sciame), localizzato nei pressi della omonima stella ? Aquarii, della costellazione dell’Acquario.
La pioggia meteorica è attiva per circa un mese ma la maggiore frequenza inizia il 3 maggio, con picco tra il 5 ed il 6, per terminare poi il 10.
Purtroppo non è paragonabile agli sciami delle Leonidi o delle Perseidi, in quanto si caratterizza per un tasso orario zenitale di 60 (il numero di stelle cadenti che è possibile osservare in un’ora con cielo buio, terso, con radiante allo zenit), rarissimo alle latitudini settentrionali a causa della bassa altezza del radiante, e inoltre l’osservazione non è proprio agevole (il massimo di visibilità avviene nelle ore precedenti al sorgere del Sole, in quanto il radiante sorge a est poche ore prima dell’alba, per risalire poi verso sudest nelle ore successive).
Le Eta Aquaridi mostrano un numero rilevante di meteore alle latitudini australi, dove il radiante arriva quasi allo zenit, con tassi orari simili a quelli delle Perseidi.
In Italia sono le regioni meridionali a poter godere di un maggior tempo di osservazione, in ogni caso, meteo permettendo.