Olio di palma: a renderlo dannoso è la lavorazione, e lo stesso vale per le margarine

MeteoWeb

Il glicerolo presente nell’olio di palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in numerosi prodotti alimentari trasformati, potrebbe causare problemi di salute a chi li consuma abitualmente. L’allarme è stato lanciato dall’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare che ha valutato i rischi per la salute pubblica derivanti dalle sostanze: glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-monocloropropandiolo (2-MCPD) e loro esteri degli acidi grassi. Le sostanze in questione si formano durante le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200 C). Il gruppo di esperti scientifici dell’Authority, con sede a Parma, sui contaminanti nella catena alimentare (Contam) ha concluso che “l’esposizione ai glicidil esteri degli acidi grassi dei bambini che consumino esclusivamente alimenti per lattanti (Ge) costituisce motivo di particolare preoccupazione, in quanto e’ fino a dieci volte quella che sarebbero considerata di lieve preoccupazione per la salute pubblica“, come ha spiegati Helle Knutsen, presidente del gruppo Contam. Nonostante questo si è evidenziato che “i livelli di Ge negli oli e grassi di palma si sono dimezzati tra il 2010 e il 2015, grazie alle misure volontarie adottate dai produttori. Cio’ ha contribuito a un calo importante dell’esposizione dei consumatori a dette sostanze“.

Condividi