Riducendo il rischio di malattie cardiovascolari della popolazione “di appena l’1% si potrebbero ottenere 25.000 casi in meno di malattie cardiovascolari con un risparmio di circa 40 mln di euro all’anno in un singolo paese medio europeo. Per farlo però serve un efficace programma di prevenzione cardiovascolare che dovrebbe avere al centro non solo l’individuo“. Lo spiega all’Adnkronos Salute Massimo Piepoli, cardiologo dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e coordinatore di 9 associazioni scientifiche Ue che insieme alla Società europea di cardiologia hanno redatto le nuove Linee guida europee sulla prevenzione cardiovascolare, presentate a Firenze. Il documento mette in risalto “per la prima volta una strategia rivolta alla prevenzione per gli individui ad alto rischio integrata dalla raccomandazioni nella popolazione generale, volte a incoraggiare uno stile di vita sano e per ridurre i livelli di fattori di rischio – osserva Piepoli – Il documento propone un approccio nuovo, con interventi anche sulle politiche di assistenza sanitaria in tutta Europa in settori chiave come alimentazione, l’attività fisica e abolizione del fumo e dell’abuso di alcol“. Le raccomandazioni, inoltre, “sottolineano l’importanza della prevenzione in gruppi di popolazione ad elevato rischio e vulnerabili, come gli anziani, così come i pazienti con malattie infiammatorie, la disfunzione erettile, e coloro che ricevono terapie contro il cancro“.
Rischio malattie cardiovascolari: con una riduzione dell’1% 25mila pazienti in meno
MeteoWeb