Nuova innovazione che sta entrando nelle case di tutto il mondo, i droni stanno modificando sempre più diverse facce della quotidianità. Questi oggetti stanno infatti diventando sempre più una mania nel mondo degli appassionati di tecnologia e robotica: secondo Conrad Italia, uno dei player della tecnologia online più importanti a livello europeo, le vendite di droni quadricotteri (a 4 eliche) sono aumentate del 16% dal 2015 al 2016 e sono destinate a crescere ulteriormente nei prossimi anni.
I droni più venduti restano quelli a scopo di riprese e recupero immagini: il 46% dei droni acquistati su Conrad.it sono quelli dotati di fotocamera e GPS congiunti, e il 26% con sola fotocamera. In coda, ma con un distacco netto, troviamo droni professionali di vario genere (12%) e mini droni e droni da gara (9 e 7%). La stragrande maggioranza degli acquirenti sono uomini (92%), con una lieve presenza femminile per questo tipo di articolo (8%).
Nati inizialmente a scopo militare (per il quale sono tutt’ora ampiamente utilizzati), le applicazioni pratiche di questi velivoli radiocomandati si sono poi estese capillarmente ad ambiti ben lontani da quelli originari, con applicazioni civili estremamente interessanti in termini di pubblica utilità. Queste spaziano da questioni di sicurezza territoriale e di lotta alla criminalità, al monitoraggio di siti archeologici ed impianti industriali e termoelettrici potenzialmente pericolosi, al telerilevamento, operazioni di ricerca e soccorso e monitoraggio ambientale e controllo in caso di incendi o calamità naturali. In generale, tutto ciò che comprenda attività di riprese e fotografia.
Se i droni tricotteri sono utilizzati principalmente a scopo ludico e hanno quindi un settore di mercato dedicato principalmente agli appassionati e quindi a un settore più di nicchia. La stragrande maggioranza punta su droni quadricotteri con possibilità di supportare una fotocamera o una videocamera che, grazie a un supporto Gimball, permette di stabilizzare apparecchi di dimensioni e peso contenuti. Per aumentare la capacità del carico, occorre utilizzare droni esacotteri o ottocotteri.
Sempre più usati, questi velivoli potrebbero essere presto impiegati dalle grandi agenzie di spedizioni, come Amazon e DHL. Nel giro di pochi anni, potremmo ritrovarci ad utilizzarli quasi con la stessa frequenza e naturalezza di uno smartphone.
Le regole vigenti in Italia, però, sono piuttosto severe e, a detta di molti, rendono la vita non semplice ai rivenditori di droni e al mercato relativo ad essi. L’espansione della rete dei fruitori potrebbe però smuovere qualcosa a livello legislativo, in modo da adattarsi ad una realtà in rapida evoluzione. Il 23 dicembre, infatti, ENAC ha pubblicato sul proprio sito un emendamento riguardante soprattutto i modelli da 300 grammi, introducendo l’obbligo di paraeliche e divieto di volo notturno per le operazioni non critiche. Inoltre è stata decretata l’impossibilità di far volare gli apparecchi oltre i 150 metri d’altezza, purché sempre a vista del pilota, a più di 50 metri da persone e oggetti e per un’estensione massima di 500 metri. Infine è stato previsto un registro in cui segnalare i droni oltre i 25 chili (limite di peso della categoria dei mezzi inoffensive, più in generale, gli apparecchi pericolosi. Queste normative, secondo ENAC, sono state previste anche in riferimento all’Aeronautica Militare, per altre all’EASA (l’ente per l’aviazione civile europeo).