Rimane nel comune di Castel Giorgio la situazione più complessa dopo la scossa di terremoto registrata ieri sera alla quale ha seguito uno sciame sismico anche questa mattina. Sono infatti in corso verifiche tecniche per eventuali danni e lesioni su 20 abitazioni private, oltre che su quattro strutture pubbliche comunali. Dodici invece le abitazioni in cui si stanno svolgendo verifiche a Castel Viscardo. Nelle varie attivita’ di verifica degli edifici – che proseguono in particolare dopo la scossa di terremoto avvertita questa mattina poco prima delle 11.30 – sono impegnate 24 vigili del fuoco di cui, dieci operative a Castel Giorgio, otto a Castel Viscardo e sei ad Orvieto. Qui – riferisce una nota del Comune – dopo la prima verifica di tutte le scuole della citta’ effettuata compiuta, si stanno ripetendo gli accertamenti. Ai vigili del fuoco si aggiungono, infine, 25 volontari della protezione civile.
Quattro abitazioni dichiarate inagibili
Quattro abitazioni sono state dichiarate inagibili a Castel Giorgio in seguito alle scosse di terremoto che stanno interessando la fascia al confine tra Umbria e Lazio. Le famiglie hanno ricevuto oggi la visita del vice presidente della Regione Fabio Paparelli. “Le ho trovate molto spaventate – ha detto – e in queste ore si sta valutando dove alloggiarle”. Le case presentano diverse crepe ai muri mentre all’interno sono caduti alcuni quadri e qualche suppellettile. Paparelli ha compiuto un sopralluogo in tutta la zona colpita dal sisma. “Le verifiche sono in corso – ha spiegato – ma la situazione e’ sotto controllo. Gli edifici pubblici non presentano lesioni particolari, mentre le scuole sono state chiuse per precauzione anche a Ficulle ed Allerona”. Il vice presidente umbro ha sottolineato come il piano di protezione civile sia scattato “pochissimi minuti dopo la scossa principale di ieri sera”.