Tesla accusata di utilizzare manodopera straniera a basso costo

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Le ultime notizie rivelano che le fabbriche Tesla presenti sul territorio degli Stati Uniti hanno utilizzato manodopera straniera a basso costo, sfruttando delle falle nel sistema legislativo dei visti, per far arrivare dall’Europa dell’Est moltissimi lavoratori. Questi ultimi sono stati pagati solamente 5 dollari l’ora, al contrario della manodopera statunitense, che, invece, ha percepito un salario fino a 52 dollari ogni ora. Sono circa 140 i lavoratori stranieri assunti e che si sono spacciati per turisti, essendo in possesso di un visto di tipo B1/B2 (non immigranti, visita per turismo e business), che invece hanno lavorato sulle automobili Tesla, verniciandole, sistemando l’impianto elettrico, e così via.

La storia è venuta alla luce a causa dell’incidente di uno di questi lavoratori che, dopo aver riportato alcune ferite multiple ed aver denunciato i suoi datori e superiori, ha dichiarato di essere stato costretto a lavorare fino a 10 ore al giorno per 6 giorni a settimana, senza percepire alcuno straordinario. Il CEO di tesla, Elon Musk, ha risposto alle polemiche su Twitter dichiarando: “Ho sentito la notizia solo oggi. È successa la cosa sbagliata a molti livelli. Investigheremo per risolvere tutto nel miglior modo possibile”.

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