Salvaguardare l’ambiente a discapito dei turisti. E’ questa la decisione presa della autorità thailandesi che hanno deciso di chiudere definitivamente l’accesso all’isola di Koh Tachai, paradiso degli appassionati di immersioni, nella provincia di Phang Nga, all’interno del Parco naturale di Similan. Le riserve marine thailandesi chiudono da metà maggio a metà ottobre, durante la stagione dei monsoni, ma Tachai non riaprirà, scrive la Bbc citando il Bangkok Post. “Siamo costretti a chiudere per consentire la riabilitazione dell’ecosistema, tanto dell’isola che dello spazio marino circostante, senza il disturbo causato dalle attività turistiche, prima che il danno sia irreparabile“, ha spiegato Tunya Netithammakul, direttore generale del Dipartimento per la Tutela e conservazione dei Parchi nazionali. Secondo gli esperti l’isola può sopportare un “carico” turistico di una settantina di persone, ma spesso superano il migliaio, che insieme a barche e bancarelle rappresentano una seria minaccia per l’ecosistema.