Una lunga audizione dell’assessore regionale all’ambiente e al territorio, Federica Fratoni ha accompagnato l’illustrazione del primo piano regionale contro l’erosione costiera, che la Giunta toscana si accinge a varare la prossima settimana. Il presidente della commissione per la ripresa economico sociale della Toscana costiera, Antonio Mazzeo (Pd), ha parlato di ”una novità di metodo” esprimendo un ringraziamento specifico all’assessore che, ”prima di approvare in Giunta la delibera è venuta in commissione illustrarla e a recepire anche le richieste e indicazioni emerse dai commissari”. In discussione interventi e stanziamenti che vanno dalla punta nord a quella sud del nostro litorale, legati agli indirizzi che, precisa Mazzeo, si attiveranno grazie a ‘‘stanziamenti importanti, 25 milioni nel triennio. La Toscana ha necessità che la costa si sviluppi, e le spiagge sono un pezzo delle peculiarità migliori del nostro territorio”.
Dall’assessore Fratoni le linee del piano che, ha premesso, muove dalla ricostruzione di un quadro conoscitivo alla luce della recente piena competenza acquisita dalla Regione (dallo scorso gennaio). Fratoni ha indicato interventi e importi: ”25milioni e 600mila euro tra il 2016 e il 2018; 59 milioni e 300 mila euro nel biennio successivo, fino al 2020”. Sul tavolo, ha detto, un fenomeno ”diversificato nelle varie parti del litorale” e comunque soggetto a variazioni legate anche alle infrastrutture portuali. Saranno attivati interventi strutturali, ma anche ”opere che mitigano fenomeno erosivo in via di medio termine”. Molti i chiarimenti e gli spunti arrivati dai commissari: nel caso della commissione presieduta da Mazzeo sono tutti i consiglieri eletti nella costa, e hanno fatto emergere aspetti specifici legati ai territori di provenienza, che hanno richiesto precisazioni anche ai tecnici della Giunta intervenuti in commissione. Da questi ultimi l’elenco degli interventi previsti dalla programmazione e le relative cifre di stanziamento con un rinvio, per quanto riguarda i singoli interventi, alla progettazione esecutiva.
Il vicepresidente Enrico Cantone, in particolare ha sollevato ‘‘la questione delle sabbie utilizzate per gli interventi e portate sulle spiagge: è opportuno che ogni intervento sia preceduto da specifiche analisi e quindi da una certificazione del materiale usato”.