In Italia l’incidenza delle leucemie è in crescita ma, grazie ai progressi della ricerca e della clinica, la mortalità è invece in diminuzione. Sono infatti oltre 8000 i nuovi casi diagnosticati ogni anno, ma oggi la sopravvivenza a cinque anni per tutte le forme di leucemia si aggira intorno al 43% negli adulti, e supera il 65% nella forma mieloide acuta, arrivando al 90% nei bambini colpiti da leucemie linfoidi. Sono i dati Società italiana di ematologia (Sie) presentati oggi a Roma al convegno ‘Il Paziente con malattie onco-ematologiche‘. “Registriamo circa 32 mila casi di tumore ogni anno in Italia che riguardano complessivamente le malattie del sangue, tra leucemie, linfomi e altre patologie, tuttavia un numero di pazienti crescente guarisce o cronicizza grazie alla ricerca e all’innovazione scientifica – ha affermato Mario Boccadoro, presidente del convegno e direttore del dipartimento di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria e Città della Salute e della Scienza di Torino – Questo effetto positivo, da un lato, produce una maggiore sopravvivenza, dall’altro, determina una sfida organizzativa per il sistema sanitario, la sfida dell’inclusione sociale e lavorativa e dell’accesso alle terapie innovative, seppur ad alto costo“.
In merito ai farmaci per le malattie ematologiche e degli organi emopoietici, è noto che rappresentano la quinta categoria terapeutica a maggior impatto sulla spesa pubblica, pari a quasi 1,5 miliardi di euro (23,9 euro pro capite, secondo i dati Osmed). Ciò è prevalentemente giustificato dalla spesa derivante dall’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche (17,3 euro pro capite) – sottolineano gli esperti – al contrario, il contributo dato dall’assistenza farmaceutica convenzionata risulta di minore entità (6,6 euro pro capite). Nello specifico dell’assistenza convenzionata, la spesa dei farmaci del sangue e degli organi emopoietici ha registrato una riduzione del 3,2% rispetto al 2014, risultante – conclude la Sie – da una crescita delle quantità consumate (+5,5%), controbilanciata dal calo dei prezzi (-1,4%) e da un effetto mix negativo (-6,9%).