Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato ieri l’atto che ufficializza il bisonte americano “mammifero nazionale”. Il riconoscimento è frutto dell’impegno di un senatore democratico, William Lacy Clay, che aveva già ottenuto due settimane fa il voto favorevole di tutte e due le camere del Congresso. Il motivo, l’importanza simbolica e storica che questo animale ha avuto nella storia statunitense.
Il bisonte americano è però anche il simbolo della distruttività ed aggressività del genere umano. Questa specie, che contava nei secoli scorsi qualcosa come 30 milioni di esemplari in tutto il Nord America, venne quasi interamente sterminata dai colonizzatori europei nella lunga guerra compiuta contro le tribù indigene, trattandosi della principale fonte di vita per gli indiani d’America.
Il presidente dell’associazione delle tribù indiane in Nord America ha comunque commentato che la decisione è importante perché “l’animale occupa un ruolo importante nelle vite delle tribù fin da tempi antichissimi”.
Oggi i bisonti sono tornati a popolare alcune zone del Nord America, anche se non si può certo paragonare il numero di oggi con quello raggiunto nei secoli passati. Una stima parla di mezzo milione di esemplari, di cui almeno ventimila si trovano in fattorie private, ed un’altra importante parte nei parchi nazionali.
Un altro animale viene usato come simbolo dagli Stati Uniti d’America: è l‘aquila dalla testa bianca, utilizzata su scudi e simboli presidenziali fin dal Settecento.