Come vi abbiamo più volte annunciato, Windows 10 diverrà a pagamento a partire da questo luglio, ma Microsoft sembra aver cambiato la sua politica, forzando gli aggiornamenti nei computer di moltissimi utenti in tutto il mondo. Esistono tre modalità di aggiornamenti di Windows 10: CB (Current Branch), CBB (Current Branch for Business) ed LTSB (Long Term Servicing Branch), e le modalità con cui i fix vengono installati, dipendono proprio dalla specifica versione del sistema operativo che abbiamo.
Il primo caso CB, include la maggior parte degli utenti consumer, ed è il caso in cui tutti gli aggiornamenti disponibili devono essere per forza scaricati ed installati automaticamente. Questa modalità sarà l’unica disponibile per gli utenti di Windows 10 Home. Perché? Per evitare di lasciare il sistema vulnerabile a causa di bug o problemi di sicurezza o non compatibilità eventuale con programmi futuri.
Per approfondire: Windows 10 si installa senza il permesso degli utenti
Il secondo caso CBB, include una certa flessibilità, ed è possibile sceglierlo avendo, ad esempio, Windows 10 Pro/Education. Come funziona? Gli utenti potranno innanzitutto decidere la modalità con cui ricevere gli aggiornamenti, scegliendo tra Windows Update (classico), Windows Update for Business (aziendale) e Windows Server Update Services (WSUS), ed il sistema farà una distinzione tra il concetto di nuova funzionalità e quello di aggiornamento di sicurezza (che include bugfix, patch, ecc), cosa che non è disponibile con Windows 10 Home e pacchetto CB.
Il terzo caso LTSB, è dedicato esclusivamente agli utenti Enterprise business, che potranno rifiutare di aggiornare i propri sistemi finché lo desiderano, oppure decidere di installare soltanto gli aggiornamenti relativi alla sicurezza, per evitare problemi di compatibilità. In questo caso si arriva al paradosso di pagare per decidere di non ricevere gli ultimi aggiornamenti e le nuove funzionalità!