Quante volte ci sarà capitato di ammirare uno stormo di uccelli in volo? E, ancora, quante altre volte avremo pensato quanto è strano come questi animali riescano a formare delle figure quasi geometriche, mentre si librano leggeri nell’aria? Effettivamente, si può facilmente avere l’impressione, guardando questi animali durante il volo, che si posizionino in una sorta di formazione. In realtà, non si tratta solo di un’impressione, infatti molte specie di uccelli volano a “V”: uno di loro guida lo stormo, gli altri si posizionano indietro, spostandosi progressivamente più all’esterno rispetto all’individuo che li precede.
Si tratta di un fenomeno singolare, certamente affascinante, ma perché gli uccelli volano a “V”? Questa formazione ha una spiegazione ben precisa: è così, infatti, che ogni uccello riesce a sfruttare i vortici d’aria spostati da quello che lo precede, facendo minor fatica a volare. Una sistemazione che prevede uno sforzo notevole per l’animale che sta a capo dello stormo, un ruolo che viene sistematicamente preso a turno da tutti.
Tipico delle oche e dei cormorani, uccelli che volano a “V” per brevi migrazioni, non tutti gli uccelli scelgono questa formazione. Quelli più piccoli e leggeri preferiscono infatti spostarsi sparsi in gruppo, nonostante compiano tragitti ben più lunghi.