Il 27 giugno 1980 avveniva la strage di Ustica: al largo dell’omonima isola un DC-9 della società Itavia precipitò in mare provocando la morte di 81 persone. Come si legge sul sito web realizzato per ricordare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’accaduto “il 27 GIUGNO 1980 parte da Bologna, dall’aeroporto Guglielmo Marconi, il volo Itavia 870 Bologna-Palermo; sono le 20.08, due ore dopo l’orario previsto. L’arrivo è programmato per le 21.15. Non ci sono problemi: il DC 9 viaggia regolarmente, con a bordo 81 persone, 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio. Durante il volo non è segnalato nessun problema, ma poco prima delle 21 del DC 9 si perdono le tracce radar. La mattina dopo tutti i giornali riportano notizie della tragedia e si cominciano anche a fare le prime ipotesi sulle cause del disastro. Passano i giorni; la lettura dei giornali ci permette di capire le prime inquietudini: ‘Il silenzio delle autorità alimenta i sospetti di una collisione. Forse i radar della Nato hanno “visto” la tragedia del DC 9 scomparso in mare’, ‘Il DC 9 Itavia aveva strutture logore oppure é stato investito da qualcosa’“.
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