Sono state adottate oggi dalla giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’AMBIENTE, Gianpaolo Bottacin le linee guida per la gestione integrata della zona costiera e per la difesa dall’erosione. “Si tratta di un problema ambientale che interferisce con settori economici come la pesca e il turismo strategici per la nostra regione – afferma l’assessore – perciò era necessario un rigoroso approccio scientifico come quello del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Padova che ha collaborato alla stesura. Oggi possiamo dire di avere uno strumento pianificatorio chiaro che detterà le tappe degli interventi futuri partendo da quelli indifferibili”.
Per la valutazione del trend evolutivo del litorale ed una stima accurata del bilancio dei sedimenti, basata sulla conoscenza delle dinamiche naturali e delle azioni di difesa della costa sin qui adottate, oltre all’analisi dei rilievi della linea di riva e topo-batimetrici disponibili, sono stati predisposti specifici modelli che incrociano diversi ambiti scientifici, tenendo conto anche dei cambiamenti climatici in atto. Tra di essi è stato ricostruito il moto ondoso in quarantadue punti sotto costa d’onda secondo l’andamento climatico degli ultimi anni in Veneto ed è stato costruito un modello per il calcolo del trasporto solido litoraneo che considera tutte le caratteristiche dell’onda come l’altezza, la direzione e la frequenza di accadimento annuo, il profilo batimetrico e la caratterizzazione dei sedimenti. “Lo strumento c’è -conclude l’assessore- ora si tratta di trovare le adeguate risorse economiche per dare piena attuazione ai contenuti. Stiamo parlando di interventi quantificabili in circa sessanta milioni di euro, per i quali confidiamo che il governo ci dia un appropriato supporto, mantenendo le promesse pubbliche fatte qualche mese fa a Bibione dal ministro Galletti“.