Anche se vi può sembrare bizzarro e strano, il latte di cammella entra a far parte del mercato dei paesi dell’Unione Europea negli scaffali dei supermercati insieme a quello di mucca, di capra ecc. Il latte di cammella in realtà non è una novità assoluta, infatti era già utilizzato ampiamente da Cleopatra ai tempi degli antichi Egizi, la leggenda narra ella fu la prima donna ad accorgersi dei suoi benefici, quotidianamente si immergeva nel liquido per ottenere una pelle soffice e levigata. Lo stesso Aristotele nei suoi scritti vanta le qualità del latte di cammella e dei formaggi da essi derivati, disprezzando contemporaneamente i prodotti derivati dal comune latte di vacca.
Chi ha avuto la fortuna di assaggiarlo, descrive il latte di cammella come leggermente salato e caratterizzato da una colorazione che va dal bianco al rosa. Dal punto di vista nutrizionale, questo prodotto è dotato di un elevato contenuto in vitamina C pari a circa il triplo di quello contenuto nel latte vaccino; inoltre, è una ottima fonte anche di ferro, calcio, vitamine del gruppo B che servono ad aumentare la produzione di collagene e combattere i radicali liberi, contiene anche acidi grassi insaturi. Il latte di cammella è inoltre ricco di collagene che serve a mantenere la pelle soda ed elastica. Basso è invece il contenuto in grassi, mentre elevata è la sua digeribilità.
Il latte di cammella contiene infatti un alto contenuto di acido lattico e acido alfa-idrossido, lo stesso che viene impiegato negli esfolianti, ed è un portento nella lotta contro rughe, macchie e iper-pigmentazione. Contiene anche tante proteine naturali per rallentare il processo di invecchiamento. E’ un alimento adatto per chi soffre di intolleranza al lattosio o allergie alimentari. In Russia e in India viene particolarmente indicato per i periodi di convalescenza; mentre in Africa viene usato per l’alimentazione dei malati di Aids. Il latte di cammella possiede minerali e vitamine superiori a quello vaccino anche se non è facile da trovare. Tuttavia è acquistabile presso i rivenditori specializzati e alcuni negozi biologici.
La commercializzazione del latte di cammella purtroppo possiede alcuni problemi: innanzitutto, questo alimento non è compatibile con il trattamento di pastorizzazione UHT. Altro problema è che i maggiori produttori di questo latte sono i nomadi del deserto, i quali, proprio per il loro stile di vita, si spostano frequentemente creando ovviamente dei problemi per l’eventuale filiera di produzione del latte. Altro problema non indifferente è il basso numero di cammelle esistenti tale da non essere capace di soddisfare le richieste stimate. La produzione di latte di cammella è di circa 1.3 milioni di tonnellate contro i circa 500 milioni di litri di latte di vacca prodotti al giorno. Somalia ed Arabia Saudita sono i paesi maggiori produttori di latte di cammella. Il prezzo è molto elevato, il mercato sta cercando di abbassarlo per renderlo disponibile a più persone, 500 ml si aggirerebbero sui 15€.