Euro 2016: ecco i menù light per i tifosi consigliati da chef e nutrizionisti

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Gli Europei di calcio stanno per cominciare e milioni di italiani si preparano a rispolverare il Tricolore. Ma cosa mettere in tavola per seguire gli Azzurri senza rischiare di avere problemi di digestione, pesantezza e chili di troppo? Per l’83% degli chef italiani il menù ideale è made in Italy, con piatti tipici della tradizione italiana (86%) come insalate di riso e pasta fredda, semplici da preparare (78%), con ingredienti genuini (76%) e leggeri (73%). Regine della tavola verdure (65%) e frutta (63%), ma non devono mancare neanche pesce (59%), acqua (57%) e un buon bicchiere di vino Doc (51%) o di birra italiana (48%). E’ quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto elaborando i pareri di oltre 70 tra chef e nutrizionisti in occasione degli Europei di calcio, al via oggi in Francia.
“Pizze, focaccine e patatine sono i tipici alimenti ‘uno tira l’altro’ e questo rappresenta un problema da un punto di vista digestivo – afferma il nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta, specialista in Scienza della Nutrizione umana all’Università Sapienza di Roma – Gli alimenti consumati di solito durante la partita, come le bevande gassate, gli alimenti troppo salati, i caffè, i piccanti e gli alcolici, oltre al fumo, sono molto spesso mal tollerati da chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile e, se assunti in grandi quantità, possono dare origine a dolori addominali e gonfiore”.
“Il mio menù europeo prevede una merenda leggera verso le 18, con un toast con bresaola o tacchino, per poi cenare dopo il match con un piatto di pasta: dopo la partita, infatti – spiega l’esperto – lo stress sarà notevolmente ridotto e a quel punto non dovrebbero esserci problemi digestivi, soprattutto se l’esito della finale sarà positivo. Se la partita si dovesse protrarre in tarda serata, invece, raccomando qualche biscotto leggero o delle fette biscottate abbinate a una spremuta”.
I piatti ideali per seguire gli Europei saranno ispirati quindi al Tricolore. Gli esperti consigliano soprattutto piatti non eccessivamente grassi e pesanti (73%), con poco condimento (68%) che potrebbe appesantire la visione della partita, che siano sani (77%) e a base di verdure (65%), con cui condire soprattutto insalata di riso (75%) e pasta fredda (72%). Consigliati anche da chef e nutrizionisti la bresaola (65%), le carni bianche (61%), le fette biscottate (56%), i biscotti integrali (48%) e le spremute (42%).
“Durante le partite della Nazionale, sulla tavola degli italiani non possono mancare i prodotti che parlano e profumano d’Italia per la loro eccellenza, come pomodoro, mozzarella di bufala e basilico – suggerisce Roberto Conti, executive chef del ristorante Trussardi alla Scala di Milano – Un piatto smart, ma saporito come la Caprese è perfetto per accompagnare gli incontri tra amici durante le partite. Spazio anche a uno spaghetto, pasta emblema del nostro Paese, nella versione aglio, olio e peperoncino. Immancabile la pizza, magari nella mia versione ‘liquida’, estremamente leggera e perfetta come antipasto o come spezza-fame. Il mio personale menù degli Europei prevede un Risotto al pomodoro, mozzarella di bufala e insalata di origano come primo e Crudo di gamberi rossi, yogurt e gelato al basilico per secondo. Come dessert gioco sulle assonanze evocative preparando una Sfera di pesca melba in bianco e brodo ghiacciato di limone e blu Curaçao: sembrerà un pallone in un campo Azzurro”.
Dall’indagine emerge infatti anche la top10 dei cibi assolutamente da evitare. Sul podio della blacklist degli esperti svettano i fritti (81%), causa di frequenti irritazioni intestinali, gli alimenti troppo salati (66%) come pizzette e salatini, e i cibi piccanti o troppo speziati (59%), ad esempio nachos (56%) e kebab (53%). Sconsigliato dagli specialisti anche il consumo eccessivo di alcolici (64%), bibite gassate (49%) e dolci (44%). “Dobbiamo ricordare quanto sia importante rispettare i ritmi circadiani del nostro corpo, compresi quelli che coinvolgono i fenomeni di digestione, assorbimento e metabolismo – conclude Piretta – Sono ormai numerosi gli studi che concordano sul fatto che per la nostra salute è meglio mangiare di più nella prima parte della giornata, in particolare i carboidrati, e meno la sera”.

(Adnkronos)

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