Già da un paio di anni, il social network blu, Facebook, ha introdotto una funzione negli USA (ma potrebbe arrivare anche in Italia da un momento all’altro), a cui tutti hanno dato i permessi senza guardare il changelog, pur di continuare ad utilizzare subito l’applicazione, che gli permette di ascoltare tutto quello che succede attorno a noi attraverso il microfono del nostro smartphone. Il colosso dei social network, si difende dicendo che il microfono verrebbe utilizzato “solo ed esclusivamente” per ascoltare la musica ed i programmi tv che più ci piacciono, permettendo così alle sue inserzioni, di essere più attinenti ai nostri gusti.
Eppure in molti, come la prof. Kelli Burns, docente universitaria di comunicazioni di massa in Florida, non sono convinti che Facebook si fermi qui, e che in realtà stia da anni ascoltando anche le nostre conversazioni private: sono molte, infatti, le testimonianze di utenti che hanno visto comparire “magicamente” inserzioni pubblicitarie o post legati chiaramente ad argomenti i cui avevano discusso poco prima. Per adesso questo servizio è attivo soltanto negli Stati Uniti, ma in ogni caso basterà rimuovere o negare i permessi di accesso al microfono da parte di qualsiasi applicazione che ve li ha già richiesti o lo farà in futuro.