Fra le diverse stravaganze della stagione estiva troviamo quella che riguarda l’isolamento di un vasto “CUT-OFF”, con tanto di nocciolo freddo in quota, nel settore più meridionale del bassopiano della Siberia occidentale, quasi vicino al confine con il Kazakistan settentrionale. Lo sviluppo di questa circolazione depressionaria, successivamente evoluta in “CUT-OFF” (circolazione ciclonica chiusa in quota), con centro di massa ridossata fra la regione degli Urali meridionali e il bassopiano della Siberia occidentale, nei giorni scorsi è stato favorito dall’erezione, verso il nord della Russia europea, di un promontorio anticiclonico di natura sub-tropicale, che dal bacino centro-orientale del Mediterraneo si elongava fino alla Russia europea, venendo alimentato in quota da una moderata “avvezione di spessore”.
Lo sviluppo e ulteriore rafforzamento di questo promontorio anticiclonico di blocco, con la propria “cresta” allungata sul nord della Russia europea, ha difatti pressato poco più ad est una saccatura, di origine artica, che dal mare di Kara scivolava in direzione del bassopiano della Siberia occidentale, contribuendo anche ad “avvettare” aria decisamente più fredda, di origine polare marittima “continentalizzata”, verso la Siberia occidentale. Questo intenso pressing indotto dal promontorio anticiclonico dinamico russo ha mandato la saccatura in fase di “stretching”, contribuendo a farla rapidamente evolvere in una interessante ciclogenesi, con un discreto “gradiente barico” nei bassi strati, in successiva rapida evoluzione in “CUT-OFF”.
Si è così venuto a formare il suddetto “CUT-OFF”, caratterizzata da un nocciolo di aria fredda (isoterme di circa -23°C -24°C a 500 hpa), da giorni alla deriva fra gli Urali meridionali e il settore più meridionale del bassopiano della Siberia meridionale. Fra la giornata di domani e quella di venerdì 1 Luglio 2016, questo “CUT-OFF” muovendosi col proprio centro di massa verso l’Oblast’ di Omsk e il vicino confine kazako nord-orientale determinerà una fase di tempo marcatamente instabile fra i territori della Siberia sud-occidentale, il Kazakistan settentrionale e la regione montuosa dell’Altaj, dove si potranno sviluppare tanti temporali e dei sistemi temporaleschi a mesoscala piuttosto intensi che potrebbero portare delle benefiche quanto insolite (per la stagione) piogge anche nelle vaste distese steppiche del Kazakistan centro-orientale.
Inoltre il maggior apporto di calore, indotto dalla graduale intensificazione dell’insolazione diurna che surriscalda per bene le vaste distese steppiche continentali dell’Asia centrale, destabilizzerà la colonna d’aria sovrastante, per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” (fra l’aria sempre più mite nei bassi strati e l’aria più fredda che scorre alle quote superiori della troposfera), alimentando lo sviluppo di moti convettivi (correnti ascensionali che dal suolo tendono a propagarsi verso la media e alta troposfera) più marcati, identificati nella genesi di addensamenti cumuliformi, piuttosto sviluppati in altezza, nelle ore centrali del giorno, specie se in presenza di importanti “gradienti termici verticali”, che verranno inaspriti dall’isolamento nei bassi strati, in prossimità del terreno, di un “cuscino di aria calda”.
Le piogge e i temporali più significativi nei prossimi giorni interesseranno gli Oblast’ più meridionali del bassopiano della Siberia occidentale, specie fra gli Oblast’ di Omsk e Barnaul, e le aree del Kazakistan centro-orientale, da Petrovapavlovsk fino al confine con la Repubblica dell’Altai. Localmente, come sul settore nord-orientale del Kazakistan, si potranno verificare accumuli pluviometrici significativi. Ma l’azione instabilizzante dell’ampio “CUT-OFF” in quota si estenderà anche alle altre ex Repubbliche Sovietiche dell’Asia centrale, come il Tagikistan e il Kirghizistan, dove l’intensificazione del “gradiente termico verticale” genererà una moderata attività “termoconvettiva”, con il conseguente sviluppo di temporali ad evoluzione diurna in prossimità della catena montuosa del Tien Shan (che costituisce prevalentemente il confine tra Cina e Kirghizistan). Queste precipitazioni avranno il merito di far rifiorire, seppur solo temporaneamente, i territori steppici del Kazakistan centro-orientale.