Per la collana libri “Fuori dal Coro” de Il Giornale, politicamente scorretti, è stato edito di Franco Battaglia: “L’ecologia che inquina l’economia. Contro il Fondamentalismo Ambientalista”. Battaglia è uno scienziato, un fisico e chimico controverso nella comunità scientifica: appartiene a certa minoranza scientifica che contesta globalmente l’ambientalismo e l’ecologia contemporanea. Note le sue posizioni demistificanti il cosiddetto Cambiamento Climatico, convenzionalmente un fenomeno scientifico accreditato. Ebbene nel pamphleth in questione, particolarmente programmatico e durissimo su ecologisti e ambientalisti, delle due l’una. O Battaglia è un eretico paradossale, che in nome della scienza pura smaschera decenni di apparente benefica e preventiva ecologia e molte sue tematiche centrali e cruciali per il futuro della Natura e dell’umanità, ovveri davvero esiste una vera e propria Lobby “Verde” che scientificamente parlando non solo equivale alla peggior New Age irrazionale e credulona, ma destinata a passare alla storia, come la più grande ecoballa in sé, un poco come le sanguisughe come terapia medica ufficiale di appena due o tre secoli fa. Oppure, difficile resistere, quasi da camicia di forza… sebbene un “matto” creativo, un mancato scrittore di fantapolitica e fantascienza.
In ogni caso, difficile parlare di teoria complottistica in questo lavoro quasi di smascheramento freudiano del contenuto manifesto delle argomentazioni ecologistiche che tanto convincono e appassionano giovani, intellettuali, religiosi e guru ben noti dell’umanità. In fondo le tesi di Battaglia, stimato almeno in parte anche da A. Zichichi, U. Veronesi, T. Regge possono benissimo riassumersi in un evocativo: “L’ambientalismo fa male alla Natura?” parafrasando lo stesso Umberto Eco per la Comunicazione “Il pubblico fa male alla televisione?”. Anche un certo Zichichi nega il Global Warming, lo stesso celebre James Lovelock, pure con Gregory Bateson, tra i primi celebri scienziati promotoi di nuovi paradigmi, l’Ipotesi Gaia-Terra come un organismo vivente e la Natura come una Rete sistemica, incluse ( e decenni fa, soltanto recentemente banalità conoscitive), recentemente si è un poco almeno dissociato dall’Ecologismo militante e ufficiale, in quanto molto spesso le previsioni apocalittiche o meno non si registrano con il divenire storico e l’avvento del futuro, nonostante tutto, magari preoccupante anche per questioni oggettivamente ambientali, ecc., ma ancora propulsivo e certamente non roba da fine del mondo o disastri sempre poi differiti non solo dai seguaci dei Maya ma anche da eminenti esperti verdi. Certamente Battaglia è penalizzato in Italia dal scrivere su certa testata spesso ben poco scientificamente a priori bollata di bufale non solo politiche dalla stampa radical chic e certa intellighenzia prevalente in Italia, né in quel che denuncia come ecoballe, Franco Battaglia si limita a toni e ampiezze appena suscettibili di critiche anche malcelate di uno scienziato colluso psicologicamente almeno con multinazionali e industrie del petrolio o del nucleare varie. Battaglia va ben oltre certo moderatismo che certamente gli converrebbe di più anche in tal senso eventuale. I presunti disastri effetti collaterali sia del DDT che persino di Cernobyl sono ribaltati in un caso persino qualitativo e medico (dopo il bando del DDT è tornata certa epidemia della malaria prima debellata), nel secondo si contesta centralmente il bilancio anche delle vittime del terremoto di Fukusyma (con coinvolta per cause indirette quindi la centrale nucleare, come notissimo). Insomma un libello non negoziabile per il senso forse comune verde dominante, da mettere sul rogo quasi, sebbene tutti i presunti miti ecologisti (secondo Battaglia e una minoranza di scienziati- pure noti o autorevoli) siano smascherati con almeno certa apparenza verosimile e metodo in effetto scientifico. Anche OGM e Risotti sintetici famosi contestati negli anni passati e praticamente messi al bando in Europa o mezzo mondo, nelle indubbia prosa ammaliante di Battaglia sembrano la cosa più sana e diversamente naturale o coerentemente tecnologica dell’uomo scientifico nascente o del nostro tempo. Battaglia insomma destruttura tutta la Rete ambientalista, anche Lega Ambiente o Greenpeace (noti comunque alcuni casi di ex leader che poi hanno vuotato il sacco), provando a provare anche mistificazioni precise e consapevoli, statistiche manipolate in buona fede, le famose energie alternative, solare e eolico inclusi, poco importa se appoggiata da personaggi come Al Gore, Obama, Moni Ovadia, Vandana Shima, Latouche ecc. Molti presunti esperti sembrano inoltre di scarsa formazione strettamente scientifica, più sociologi che fisici, chimici, matematici, biologi o cibernetici.., spesso ex studenti fallimentari che poi si sono riciclati in scienze sociali e spesso palesemente ideologici. Insomma s’inizia con il socialismo scientifico di Karl Marx e poi si finisce con la Climatologia o fantascienza distopica di qualche cult movie di Serie B. In effetti le prime grandi previsioni (anni 70) del celebre Club di Roma non si sono affatto quasi verificate nei fatti, il petrolio doveva sparire più o meno nel 2000, proprio come risorsa naturale o quasi. La conoscenza stessa del nostro ecosistema globale, presupporrebbe la mappatura quasi in streaming di circa 10-15 mila anni, più o meno l’epoca anche geofisica in cui la Terra si è “stabilizzata” in tal senso. In realtà, a parte molte cosiddette carote che quasi viaggiano nel tempo… si o no i dati certi in tale complessità, equivalgono a non più di un 20% e i dati stessi sono controversi. Forse, esiste anche un dibattitto, siamo più prossimi a una nuova era minore glaciale che al Global Warm preteso. Riassumendo che l’ecologismo, vista sua prossimità ideologica ben visibile e nello stesso tempo a volte quasi religiosa e ostile ai paradigmi e allo spirito scientifico (in un recentissimo comunicato Greenpeace parla riguardo il Polo Nord supposto in accelerazione di disgelo inedita di cambiare la rotta per trasformarlo (testuali parole) in un Santuario della Natura …, tenda a spararle grosse e con modulazioni di comunicazioni troppo emotive e viscerali, sembra difficile negarlo. Nello stesso tempo la scientia di Battaglia esita troppo estremista, pur affascinante e anche fortemente “cartesiana” come coinvolgimento possibile. Certamente alla luce della scienza più pura e meno facilmente preda del principio di Heisenberg e d’indeterminazione, con facili e spesso inconsce manipolazioni soggettive (sempre il vero baco di ogni scienza sociale e politico-culturale), bando al luddismo e certa new age di ritorno, ma per una ecologia veramente scientifica, propulsiva e futuribile, oltre la falsa dicotomia Natura-Tecnologia. Benissimo anche principio di precauzione, green economy e magari sharing economy, ma se non altro per la sovrappolazione umana, circa 10 e più miliardi di persone tra pochi anni, in principio come paradigmi tempo di emarginare politicanti e intellettuali ancora diversamente pitecantropi, per una Tecnoconomy e un nuovo Progresso 2.0, in ogni caso. La risposta ecocomune, prevalente e semplcistica, ingenua e utopica se non anche in malafede, è parte del problema…. Se poi Battaglia è un novello Frankenstein , appena tre mesi di pazienza. almeno secondo certo celebre oceanografo che in questi mesi, sempre con focus il Polo Nord surriscaldato, ha predetto quasi la fine del mondo per il prossimo settembre o inverno!
*Roberto Guerra