Le piante fanno parte dell’ambiente, possono essere di tipo ornamentale, officinale e ci permettono di nutrirci dei loro frutti. Ma esistono specie che sono considerate le piante più velenose al mondo. Basti pensare alla morte di Socrate, la pianta con cui è stato giustiziato faceva parte della categoria di piante più velenose al mondo, questa era la Cicuta, una pianta che veniva utilizzata nell’antica Grecia per il suo veleno per giustiziare i delinquenti.
La si riconosce facilmente, la cicuta ha un rappresentante odore nauseabondo quando lo stelo si rompe, ricorda le urine dei gatti.
Ogni sua parte è velenosa, foglie, radici, stelo e fiori. La cicuta contiene diversi tipi di alcaloidi compresa una neurotossina, la coniina, che è in grado di agire a livello neuromuscolare, paralizzando il corpo.
Un’altra tra le piante più velenose al mondo è il noto oleandro, Nerium Oleander, possiede bellissimi fiori colorati di rosa o bianco, è un arbusto imponente molto ornamentale, è infatti utilizzato come pianta da vaso. L’oleandro è facile trovarlo ai bordi nella strade in quanto è molto versatile a qualsiasi clima, predilige però quello caldo-umido. Foglie, fiori, frutti e semi contengono componenti chimici che se ingeriti fanno dell’oleandro una delle piante più velenose al mondo. Il veleno causa problemi a livello intestinale, può causare arresto cardiaco e danni al sistema nervoso. La responsabile della morte di Michelle Pfieffer è l’alcaloide oleandrina, che nel film White Oleander ha causato la morte del protagonita.
Pianta del nord America, l’Ageratina Altissima non è molto nota, poiché presenta delle caratteristiche estetiche poco rilevanti, tuttavia è molto potente. Infatti il suo veleno può provocare dei seri disturbi e addirittura la morte anche solo bevendo il suo latte o mangiando la carne dell’animale che l’ha ingerita. Il latte contiene il tremolo, abbondante in foglie e stelo, sostanza che ha provocato morti già dal 19esimo secolo, dove negli Stati Uniti ha provocato nella popolazione una forte epidemia da intossicazione da latte vaccino. Il latte contaminato può infatti causare tremore, vomito, nausea e gravi disturbi intestinali.
La Dieffenbachia è una pianta ornamentale molto diffusa in America per i suoi bellissimi colori variegati delle foglie, è una pianta tra le velenose i quanto proprio le foglie contengono la sostanza che la rende pericolosa per bambini e animali domestici. Questa pianta dal nome impronunciabile possiede del minuscoli aghetti che sono in realtà rafidi, ossalati di calcio che possono provocare disturbi come irritazioni, gonfiori del cavo orale ed eccessiva salivazione. Infatti nel caso in cui le foglie vengono ingerite, possono portare ad irritazioni pericolose, immobilizzando la lingua, provocando gonfiore della bocca e della gola, giungendo infine a morte da soffocamento.
Il napello o aconito è anch’essa una pianta ornamentale, bellissima, dai colori vivaci ed elegante, purtroppo però anch’essa rientra tra le piante più velenose al mondo, specialmente in Italia, nelle zone delle Alpi. Ai tempi dei romani si utilizzava il veleno di napello sulle punte delle lance per colpire gli avversari e avvelenarli in battaglia. Ingerirne una piccola parte può portare a disturbi come senso di angoscia, debilitazione, indebolimento cardiaco, formicolii e disturbi della vista. Basti pensare che per indurre alla morte un individuo adulto sono necessari solo 6 milligrammi di aconitina.
Brugmansia o tromba degli Angeli è il nome della pianta che deriva dal particolare aspetto dei fiori di Datura, fiori che somigliano a campanule che pendono dai rami e non generano frutti. Ogni parte di questa pianta è tossica, contiene scopolamina e atropina, sostanze che un tempo venivano utilizzate dagli sciamani in Sud America per l’alto contenuto di allucinogeni.
Ricinus Communis, la pianta dalla quale si ricava l’olio di ricino, potente sostanza utilizzata tempo fa anche in campo medico come lassativo. L’azione purgativa dell’acido ricinoleico infatti è intensa, è risaputo l’utilizzo dell’olio di ricino durante l’epoca fascista, quando i soldati costringevano i dissidenti a berlo come strumento di persuasione. Fortunatamente oggi non viene più utilizzato come rimedio alla costipazione. La tossicità di questa pianta è causata dalla ricina, una sostanza che si trova nei semi, dosi dai 4 agli 8 semi possono provocare la morte tanto da far guadagnare al ricino un posto nel Guinness dei primati come una delle piante più velenose.
Forse Walt Disney si ispirò alle caratteristiche di questa pianta per la scena della mela che la strega ha avvelenato per Biancaneve. L’Hippomane Mancinella è una pianta che forma dei frutti che sembrano vere e proprie mele in miniatura note anche come “mele della morte” che causano violente reazioni allergiche sulla pelle. Il componente velenoso è il forbolo una tossina che causa, oltre a forti irritazioni, nausea, vomito, diarrea e vertigini. Il loro effetto è fulmineo: non appena si viene in contatto con la linfa che produce il fusto, si formano delle vesciche. Questa sostanza si può disperdere nell’aria anche a causa di un forte vento o di un temporale causando veri e propri disagi.