Le unghie sono il nostro biglietto da visita, sono costituite da cellule, trasformate in piccole masse di cheratina e sono una formazione annessa alla cute. Le unghie hanno varie forme, generalmente hanno la forma di lamina ovoidale a superficie cornea che è costituita da strati di cellule appiattite, cheratinizzate che derivano dall’epidermide. Tra i più esperti studiosi di mani e unghie c’è Henri Mangin, che afferma da un punto di vista medico come le unghie siano un valore indicativo molto importante. Le unghie sono importanti per capire lo stato di salute e di energia dell’individuo e rispecchiano il nostro stile di vita e alimentare.
Le unghie imprimono su di esse le carenze alimentari, in particolare sali minerali, proteine e grassi e registrano molto bene ciò che abbiamo o non abbiamo mangiato. Naturalmente in base alle nostre cattive digestioni e alla compromissione del nostro apparato gastro-intestinale abbiamo una diversa forma e condizione delle unghie che possono diventare ruvide con le punte che si spezzano. Lo studio delle unghie non è una questione recente, alla fine dell’800 e all’inizio del 900 Carton e Levi hanno ridato vita a questa antica disciplina osservando nei loro pazienti una relazione sistematica tra certi disequilibri endocrini ed organici e la durezza, la colorazione e la forma delle unghie.
Le unghie femminili sono molto diverse da quelle maschili, presentano infatti uno spessore inferiore rispetto a quelle maschili, che sono inoltre più larghe e più resistenti. Gli autori francesi del ‘900 attribuiscono questa diversità all’evoluzione della specie di tipo darwiniano e paragonano le unghie ai canini maschili che sono più grandi e che sarebbero un residuo della lotta corpo a corpo come strumento di attacco e di difesa. Le unghie sono in pratica una difesa delle punte delle dita che sono molto ricche di terminazioni nervose.
La crescita delle unghie è condizionata anche dall’età, dalla stagione, dallo stato di salute e dal alcune circostanze della vita quotidiana; quindi crescono maggiormente in estate, più che in inverno; crescono più in fretta, secondo certi autori, quando uno mangia a sazietà, piuttosto che nei periodi di digiuno. La forma delle unghie dà a ciascuna delle dita una fisionomia propria che varia da individuo ad individuo e offre elementi significativi dal punto di vista della personalità e nella prospettiva patofisionomica.
L’unghia nella sua larghezza e lunghezza deve essere in armonia con le dimensioni della mano. Nella sua normalità è liscia, senza tagli, senza righe orizzontali o verticali, senza rigonfiamenti, solida, con una discreta curvatura, di tinta uniforme rosata, leggermente brillante, flessibile con i bordi paralleli. La lunetta ha una forma di un piccolo arco pari a circa il 20% della lunghezza totale dell’unghia.
L’unghia troppo lunga rivela una predisposizione all’atonia organica, tubercolosi e un certo disequilibrio funzionale frutto della depressione. L’unghia a tendenza corta è indice di una vitalità maggiore dell’unghia lunga, se è anche larga e armonica manifesta una buona forza vitale “Se sono troppo corte”, scrive Mangin, “manifestano una tendenza molto viva per la discussione, la controversia e lo spirito di contraddizione più o meno cosciente. Questi individui sono animati da una fiducia eccessiva in loro stessi, combattono volentieri le idee degli altri, sono dispettosi e rivelano un’ironia piuttosto caustica nelle espressione delle loro idee. Se è normale e semicorta dimostra una solidità muscolare notevole.
Unghie corte piatte e quasi quadrate indicano una tendenza abbastanza alla debolezza cardiaca e una predisposizione a malattie nervose con possibili spasmi e contratture muscolari. Per le donne possono verificarsi disturbi agli organi genitali interni, specialmente alle ovaie. Le unghie molto corte e larghe cioè rettangolari, denotano un’ipoattività fisiologica a psichica, un temperamento malinconico, un carattere atono. È stata inoltre osservata una relazione tra lunghezza esagerata dell’unghia e fragilità dei bronchi. Quando questo tipo di unghia si presenta con una falangetta spatolata, corta e piatta con un rigonfiamento anormale, che dà al dito un’apparenza assai sgraziata, sopratutto quando si tratta di pollice, è segno di un’indole piuttosto violenta.
Le macchie bianche sulle unghie, sono più o meno passeggere e possono corrispondere a fenomeni di demineralizzazione, si notano con frequenza nelle unghie dei bambini; i miei nonni mi dicevano che erano indice delle bugie che dicevo. I cuscinetti o cercini trasversali sono attribuibili a deficienze momentanee spesso dovute a malattie infettive o a traumi psichici. Paul Carton dice “che i canali trasversali sono prodotti da carenze vitali o da turbe umorali passeggere (convalescenze, acidificazione degli umori, infiammazioni acute, intolleranza a certi argomenti). Le linee in rilievo o striature longitudinali sono legate ad affezioni croniche, attriti, artrosi, oppure a problemi alle vie urinarie, ai reni o a disbiosi intestinale. Questo tipo di unghie, dice Costacurta, comportano “affezioni gottose ed alterazioni metaboliche per conseguenza di un’alimentazione anti-naturale.
La lunetta è situata alla base dell’unghia e normalmente è più chiara ma di colore rosa. Il suo aspetto è collegabile alla qualità del sangue e al sistema cardio-vascolare. Essa rivela il grado di vitalità dell’individuo. In caso di malattia le lunette diminuiscono e si cancellano, ma ricompaiono al momento della guarigione. Diminuiscono anche in vecchiaia e possono addirittura scomparire.